L’ex rossonero a cuore aperto, alcune settimane fa, ha rivelato sui social il calvario del suo bimbo Alessandro, affetto da diabete di tipo 1
Tempo di apprendere la notizia, accusare il colpo… e subito si è adoperato per aiutare la causa: Massimo Ambrosini, ex calciatore e dirigente sportivi ed attuale commentatore, ha confessato che la sua famiglia sta facendo i conti la malattia del piccolo Alessandro. Il figlio dell’ex rossonero è affetto dal diabete mellito di tipo 1, una patologia cronica, autoimmune, dipendente da un’alterazione del sistema immunitario, che comporta la distruzione di cellule dell’organismo riconosciute come estranee e verso le quali vengono prodotti degli anticorpi (autoanticorpi) che le attaccano.
“Nella mia ignoranza – racconta Massimo Ambrosini a SportWeek –, pensavo che il diabete fosse la tipica malattia legata alla terza età, all’organismo di una persona anziana che fatica a ‘gestire’ gli zuccheri. Ho scoperto che quello di cui ero a conoscenza era il diabete di tipo 2. Perciò, mentre andavamo in ospedale, nella confusione del momento e pur vedendo mia moglie parecchio agitata, non mi era ancora chiara la gravità della cosa. Quando poi i medici ci hanno detto di sederci prima di spiegarci che nostro figlio era diabetico, dipendente dall’insulina e che l’unico modo per tenere sotto controllo la glicemia sarebbe stato sottoporlo a più iniezioni al giorno, o attraverso punture oppure mettendogli una macchinetta, ho avuto un mancamento e mi sono dovuto sdraiare. Oggi Paola ogni tanto mi ricorda il colore della mia faccia quel giorno, mentre a me torna in mente quanto forte mi battesse il cuore“.
“Per i primi tre giorni – prosegue l’ex calciatore – Paola non ha voluto neanche toccare la macchinetta che pompava insulina nel sangue di Alessandro, ero io ad armeggiare con quella roba. Il problema è che, se non dimostri di saper far funzionare la macchina o di saper praticare le iniezioni, dall’ospedale non esci. Cosi l’ho presa da parte le ho detto: ‘Se non impari anche tu, qui ci restiamo per mesi’. Poi lei ha parlato con una mamma il cui figlio, ormai grandicello, era nelle stesse condizioni del nostro: si è sentita dire che avrebbe, avremmo, potuto farcela, che Alessandro avrebbe avuto una vita il più possibile normale, e si è sbloccata“.
Massimo chiosa a cuore aperto: “Alessandro fa 3 anni a maggio, alla sua età non ha percezione di quel che gli è capitato. Arriverà il momento in cui ci farà la fatidica domanda, e noi stiamo già pensando a cosa e come rispondere. Ma non c’è da prepararsi: gli andrà detta la verità. Come del resto abbiamo fatto con Federica e Angelica, gli altri nostri due figli. È stato un momento delicato, molto difficile. Dal pomeriggio alla sera Paola e io ci siamo ritrovati in ospedale, e mentre uno dei due restava con Ale, l’altro doveva dire ai fratelli che la nostra vita per il momento sarebbe stata sconvolta, e per il futuro sarebbe cambiata in maniera definitiva, senza poter prevedere le conseguenze di questo cambiamento su tutti noi. È una risposta che darà solo il tempo“.
Il talento inglese Sancho sembra ora vicino all'approdo in serie A. La Juve non centra…
In casa Milan il club rossonero lavora al mercato in entrata e occorrono rinforzi per…
La Juventus vuole affondare per il ritorno di Randal Kolo Muani, ma per farlo deve…
Primo infortunio in casa Juventus e allarme per Tudor. Il tecnico bianconero, infatti, dovrà fare…
Continuano costanti rumors circa il futuro del campione serbo Dusan Vlahovic. E ora spunta una…
Beffa clamorosa per il Napoli che perde uno dei propri obiettivi di calciomercato: la Roma…