Handanovic-Cuadrado, le immagini complete della rissa: cos’è successo realmente

Handanovic-Cuadrado è solo l’ultimo degli scontro di un derby d’Italia che ha portato ad un semplice pareggio, rimandando tutto al ritorno.

Poteva essere una vetrina importante e interessante: il derby d’Italia che si gioca in Coppa Italia. Invece, è stata una partita difficile, dove si è segnato solo nei minuti finali e terminata anche con una rissa tra due veterani. Insomma, non il massimo per il calcio italiano che si aspettava da questa partita di presentarsi, forse, al mondo in maniera totalmente diversa visto che in campo vi erano due tra i club più titolati del calcio italiano.

Certo, ognuno a modo suo ha provato ad impensierire l’altra ma tra Handanovic e Perin, fino all’80’ di gioco, sono stati alquanto bravi ad evitare di subire gol, parando tutto ciò che c’era da parare. Certo, non tutte le occasioni costruite da ambedue le squadre erano così pericolose da esaltare le gesta di ambedue i portieri. All’85’ è però giunto il gol di Lukaku che, dopo solo cinque minuti è stato raggiunto da Cuadrado che ha portato di nuovo il risultato in perfetta parità.

Handanovic-Cuadrado, che rissa

Il problema però non è tanto quanto il punteggio finale, che in una semifinale di andata ci può anche stare, quanto ciò che è successo a fine gara. A quanto pare, Handanovic è andato a discutere con Cuadrado, che era stato per giunta anche espulso. Dal canto suo, il colombiano risponde anche in maniera animata e se ne va spintonandolo violentemente. Un gesto che fa scatenare una rissa perché il portiere dell’Inter non ci sta.

Infatti, Handanovic fa di tutto per ritornare verso Cuadrado ma i compagni i squadra lo bloccano. Nel bloccarlo però, consentono a Cuadrado di avere ampio margine di manovra per tirargli un cazzotto e andare via. Insomma, una scena indegna per il calcio italiano e soprattutto per i due grandi club che erano ieri in campo. I motivi di tali attriti non si sanno ma qualunque essi siano, è inaccettabile un qualcosa del genere e si spera che, oltre al giudice sportivo, anche le società prendano dei provvedimenti a riguardo.