L’Inter è a un bivio decisivo e Marotta è stato chiaro, cosa complica il piano sui rinnovi e quali sono le prospettive possibili.
Non tira una bella aria dalle parti di Appiano Gentile, il motivo è presto detto. Le prestazioni a dir poco altalenanti dell’Inter hanno creato un clima di incertezza e tensione. Non solo per gli obiettivi stagionali, ma anche e soprattutto per i programmi futuri. Marotta è stato piuttosto chiaro quando già da diverso tempo aveva iniziato a parlare di necessità di un percorso che conduca ad una maggior sostenibilità e dopo il prestito di Oaktree a Zhang, nessuno può permettersi passi falsi. E’ per questo che anche nella situazione legata ai rinnovi è calato un clima di incertezza.
L’Inter si sta giocando molto in questo finale di stagione, soprattutto per il futuro. Il sogno Champions League è un’aspirazione più che lecita una volta arrivati tra le prime 8 squadre d’Europa, ma la certezza della qualificazione alla prossima edizione è ora una necessità pressoché vitale, se non altro per la ambizioni del club.
E’ infatti proprio dagli introiti derivanti dalla partecipazione che dipende tutta la situazione rinnovi in casa Inter e non sono pochi i giocatori considerati centrali nel progetto ad essere stati messi in stand-by per evitare di fare il fatidico passo più lungo della gamba. Esaminiamo però i singoli casi.
Il turno di campionato in arrivo è, tranne che per il Napoli che ormai procede a vele spiegate verso il Tricolore, un grande bivio per gli allenatori. Turnover per la Champions League col rischio di perdere punti o formazione migliore? Un dilemma soprattutto per Simone Inzaghi, che è già fortemente in discussione dopo gli ultimi risultati.
Tutti i rinnovi sono stati congelati fintanto che non si avrà il verdetto certo sulla partecipazione e il relativo piano economico. E’ per questo che accordi anche già raggiunti come quello di Calhanoglu non sono ancora stati ufficializzati. Il turco infatti rinnoverebbe fino al 2027 passando da 5 a 6 milioni. Qualora l’Inter non dovesse centrare il quarto posto i piani andrebbero rivisti, col rischio di vedere anche saltare l’accordo.
La medesima situazione riguarda anche Bastoni, che ha chiesto un aumento di 2 milioni rispetto ai 3,5 che percepirà fino al 2024. Mentre nel caso di questi 2 andrebbero riviste le cifre al ribasso, ci sono anche 2 giocatori per cui il prolungamento di un anno potrebbe addirittura saltare in caso di non qualificazione. Si tratta di Dzeko e De Vrij, con i tifosi che ora temono dunque un effetto domino dopo il caso Skriniar.
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