In passato il Milan fu vicino all’acquisto di un talento che ora potrebbe essere convocato da Mancini: ecco chi è.
Rayan Cherki è un nome che sta stuzzicando la mente di Roberto Mancini. Ma in che senso? Sì perché è lui il nuovo oriundo che potrebbe essere presto convocato dal CT azzurro. Il classe 2003 in Francia è considerato un autentico crack e un particolare retroscena sul suo passato ha del clamoroso.
Prodotto del settore giovanile del Lione, Cherki a soli 19 anni può già vantare ben 94 presenze totali con la maglia del club francese: dall’Europa League alla Champions, Ligue 1 fino ad arrivare alla Coppa di Lega. Inutile dire come il suo valore sia cresciuto a vista d’occhio, raggiungendo circa i 30 milioni di euro e aumentando l’interesse del Paris Saint Germain.
Attualmente Cherki è un punto fisso della Nazionale U21 della Francia, anche se Deschamps non ha ancora deciso di chiamarlo con i ‘grandi’. Grazie ai nonni pugliesi, l’attaccante classe 2003 potrebbe quindi prendere anche la cittadinanza italiana e, di conseguenza, vestire la maglia azzurra. Mancini ci sta dunque pensando, vista la grande qualità offensiva del fantasista del Lione.
Al di là della possibile convocazione, ad essere ancora più curioso è un retroscena che ci riporta indietro di qualche anno. La famiglia di Cherki, infatti, è stata più volte a Milanello per trattare con i rossoneri. L’accordo sembrava oramai fatto, visto che il giocatore non aveva ancora un contratto con il Lione. Di fatto era uno svincolato e il Milan avrebbe pagato solamente un indennizzo federale per la formazione del calciatore.
Come spesso accade, però, i dettagli che hanno bloccato tutto sono stati la richiesta di commissioni da parte dell’entourage che all’epoca rappresentava il ragazzo, attualmente gestito solo dalla famiglia. Circa 2 milioni di euro avevano fatto irrigidere la dirigenza del Milan, non convinta di investire tutti quei soldi per un calciatore all’epoca semi sconosciuto e neanche maggiorenne.
A frenare ulteriormente gli accordi anche la richiesta di un cospicuo bonus alla firma. Il procuratore della giovane stellina provò poi a portarlo alla Roma, con anche Monchi che, spaventato dalle alte richieste economiche, decise di non prendere in considerazione il talentino. Stesso discorso per la Juventus. Da lì in avanti la carriera di Cherki ha poi preso il via al Lione, con il debutto precoce e le numerose giocate che ora stanno attirando diversi top club europei.
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