Pellegrini disastroso al fantacalcio, primo gol su azione dell’anno: è l’episodio della svolta?
Chi ha scelto quest’anno di puntare su Lorenzo Pellegrini lo ha fatto probabilmente nell’annata sbagliata. Se in passato il fantacalcio lo si vinceva con attaccanti forti e prolifici come Ibrahimovic, Di Natale, Cassano, Totti, Del Piero e Immobile (al Torino), oggi l’ago della bilancia sono i centrocampisti.
Dall’anno del Papu Gomez a Bergamo, che fu capace di chiudere con un overperformante sette gol e sedici assist, tanto da costringere le varie leghe a spostarlo attaccante la stagione successiva, i giocatori di centrocampo hanno deciso i tanti fantacalcio in giro per la penisola, da Kvratskhelia quest’anno, a Pasalic e Barak la scorsa stagione o ancora Kessie nell’annata 2020-21.
L’unica certezza negli ultimi anni è stato, però, Lorenzo Pellegrini: nove gol e cinque assist nello scorso campionato e sette/sei in quello precedente, sebbene la sua stagione di grazia fosse arrivata ancora prima.
Quella sopracitata in cui Kessie andò in rete tredici volte, il futuro capitano della Roma metterà a referto 11 passaggi vincenti. Da quel momento, è diventato un must di ogni asta fantacalcistica.
Con il passaggio ufficiale della fascia di capitano, Lorenzo Pellegrini è diventato centrale nel sistema tecnico-tattico di José Mourinho, e con il passaggio definitivo al 3-4-2-1, con il fantasista romano ad agire dietro la punta e di fianco a Paulo Dybala, ci si aspettava tantissimo. Non a caso, considerando le medie italiane, il calciatore capitolino è stato pagato circa 40 crediti, uno sproposito se si pensa agli effetti ottenuti: con otto gare ancora da disputare, il dato è quello di appena tre gol e solamente cinque assist, da sommare inoltre a due cartellini gialli racimolati.
Troppo poco, considerando che il tecnico portoghese lo ha schierato solamente cinque volte lontano dalla sua comfort zone, cioè nella coppia mediana (con Matic o Cristante), da dove, fra l’altro, ha siglato il 60% degli assist stagionali.
Per altre 20 volte ha giocato a ridosso del centravanti, con un range di appena 3/2. La preoccupazione dei fantallenatori aumenta ancora se si pensa che, prima di Roma-Udinese, Pellegrini non esultava per un gol in campionato da Roma-Bologna del quattro gennaio e che, addirittura, per trovare l’ultima marcatura su azione si doveva scalare il calendario a ritroso fino alla stagione precedente.
Anche le statistiche hanno risentito del rendimento sotto le aspettative: la media voto si è stazionata sul 5.90, con un solo +10 fra bonus e malus da inizio anno.
Le uniche statistiche positive riguardano la titolarità: con 2039 minuti giocati è uno dei più presenti del massimo campionato italiano, avendo disputato l’88,9% di partite dall’inizio e avendo preso il voto nel 92,6% dei casi.
Il gol contro l’Udinese, che ha indirizzato la partita poi vinta dai padroni di casa, potrebbe però segnare uno spartiacque: dopo il rigore sbagliato tre giorni prima contro il Feyenoord in Europa League, Lorenzo Pellegrini si è sentito in dovere di farsi perdonare, andando poi a ringraziare la curva giallorossa, chiedendo scusa per l’errore commesso dal dischetto.
Un’azione che potrebbe consentire al centrocampista di fare il proverbiale switch mentale da qui a fine anno, nell’augurio ai fantallenatori che nelle ultime gare faccio almeno altri due gol e due assist, in modo da render meno amara la pillola da ingoiare dei (minimo) 40 crediti spesi per lui nell’asta di settembre.
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