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Haaland tra record e vergogna: perché non risponde alle domande del giornalista

Haaland

Haaland continua a stupire con la maglia del Manchester City a suon di gol, di assist e di record sbalordendo tutti.

Erling Haaland continua a conquistare tutti in Premier League e non sta deludendo le aspettative di inizio stagione. Difatti, sin dalle prime presenze in Inghilterra ha messo a segno subito delle meravigliose reti. Alla faccia di chi criticava le difese del campionato tedesco, troppo morbide per fermare il cannoniere norvegese. L’attaccante cambia Paese, ma non atteggiamento.

Haaland
Haaland alla conquista di un nuovo record (TV Play)

L’ex Borussia Dortmund ha avuto sin dal primo giorno a Manchester i fari puntati su di sé. Guardiola ha voluto fortemente il ragazzo 22 enne, strappato dalle fila del club tedesco dopo una lunga trattativa. Quando Mino Raiola era ancora in vita – ex agente del calciatore – dichiarò che il suo assistito sarebbe andato a giocare in un top club. Promessa mantenuta. E adesso, il ragazzo sta ripagando entrambi con dei risultati stratosferici.

Haaland tra record e vergogna

In tanti anni con la maglia del Borussia Dortmund, l’attaccante norvegese ha dimostrato di essere un giocatore di razza, che conosce alla perfezione tutte le dinamiche sotto porta. Una raffica di reti che gli ha permesso di arrivare in Premier League con la maglia del Manchester City. Grazie al tecnico ex Barcellona, l’attaccante norvegese sta riuscendo a respingere al mittente tutte le critiche di inizio stagione che lo vedevano non capace di poter esprimere al meglio il gioco del catalano e totalizzando 51 gol e 8 assist in 45 partite giocate finora tra Premier League, Champions League e FA Cup.

Haaland
Haaland forte in campo ma fragile fuori (TV Play)

A rendere tutto più magico è l’ultimo record conquistato dal norvegese nell’ultima partita che gli ha permesso di diventare il primo giocatore nella storia della Premier League a segnare 35 gol in una singola stagione in sole 31 presenze nella sua stagione d’esordio, superando il record detenuto da Alan Shearer dal 1994-95.

Un risultato meraviglioso, che a fine gara un giornalista gli ha chiesto come avrebbe mai festeggiato. Una domanda, alla quale il norvegese si è trovato con estremo imbarazzo in quanto non aveva alcuna intenzione di riportare all’esterno uno spaccato della sua vita privata. In realtà, niente di losco o particolare avrebbe fatto l’ex Dortmund visto che più che altro è un grande amante dei videogame. Difatti, la domanda era stata posta proprio per scoprire a che gioco stia giocando al momento visto che, allo stato attuale, anche questo è un tabù quando si parla del calciatore o glielo si chiede.

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