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VIERCHOWOD: “POGBA COLPO MEDIATICO. MOU NON UN ALLENATORE TOP”

Pietro Vierchowod, ex giocatore, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT

Vierchowod non considera Pogba un colpo per la rosa di Allegri, solo un colpo mediatico (ANSA Foto) – tvplay.it

“POGBA UN COLPO MEDIATICO” – “Pogba è un anno e mezzo che non gioca, la Juventus ha vinto anche prima del suo ritorno e anche senza, nell’ultimo anno e mezzo ha avuto diversi infortuni e quando lo prendi lo sai che problemi ha, secondo me è stato più un colpo mediatico, non penso ci facessero alla fine troppo affidamento”.

“MOURINHO COME ALLENATORE NON È TOP” – “Questi giocatori Mourinho li ha avallati, ne ha avallato l’acquisto, se ha avallato devi anche chiedere di fare ciò che tu vuoi come allenatore. Se gestisci solo lo spogliatoio diventa difficile la cosa, lui forse ha sempre gestito lo spogliatoio perché è andato in grandi squadre, ma forse in società in cui deve costruire forse ha difficoltà, gestire una cosa, allenare giocatori giovani forse è più difficile. Come gestore siamo al top, come allenatore non è top”.

“MOURINHO NON HA DATO UN GIOCO ALLA ROMA” – “Il tipo di gioco che ha scelto la Roma dovrebbe aiutare gli attaccanti, se non hai gioco non arrivano i palloni. Ho visto nel primo tempo fare un solo cross dalla destra, Spinazzola forse è sceso qualche volta in più, ma con poi un solo attaccante da servire in mezzo ai difensori difficile fare qualcosa. Vittoria in Conference? È un po’ come la vecchia Mitropa Cup, la Coppa delle Coppe forse per formato era addirittura più importante della Conference League. Giochi contro le ottave degli altri campionati, viene fatto per soldi dalla UEFA e va bene, però come coppa non mi piace. La Roma a inizio anno era stata pensata per un campionato però un po’ diverso. Contro il Milan è finita 2-2 ma avevano giocato fino al 2-0 come contro l’Inter, poi hanno trovato il pareggio, ma dopo una brutta partita. Bisogna dare però atto che domenica a fine partita ho visto i giocatori andare con Mourinho sotto la curva, li osannavano nonostante una pessima partita, altrove sarebbe volato di tutto; invece, la curva era contenta e li ha sostenuti nonostante la sconfitta. Mourinho ha una mentalità da furbacchione”.

“HAALAND IL MIGLIORE IN QUESTO MOMENTO, MA IN PASSATO i FENOMENI ERANO ALTRI” – “Haaland per adesso è il giocatore che tutti vorrebbero, ma ai miei tempi ce n’erano di più forti di Haaland, a partire da Zico arrivando a Careca, Van Basten, Rummenigge. In questo momento è fisicamente il più forte, ma ai miei tempi c’erano dei fenomeni, anche lo stesso Ronaldo. Lui e Zico erano capaci di saltare l’uomo anche solo con le finte di corpo, senza muovere la palla. Bisogna vedere poi chi ha contro, ora i difensori mi sembrano abbastanza modesti. Non dico che non sia buono, ma abbiamo visto di meglio. Domenica ero a Roma, ho visto la partita con l’Inter, eravamo nel sottopassaggio perché c’era la celebrazione dello Scudetto 82/83 in cui c’ero io. Mi sono passati vicino i giocatori della Roma, grossi, strutturati, poi però in campo non si è vista una bella partita, nel calcio conta anche altro, la tecnica, la tattica, ho visto cose oscene, con attaccanti della Roma che andavano ad attaccare i difensori dell’Inter mentre impostavano lasciando completamente scoperto il centrocampo. Cose che ai miei tempi non succedevano. Non sono allenati male, proprio non sanno come dover attaccare e come difendersi, i gol presi della Roma hanno dell’incredibile, il primo soprattutto, tutti e tre i difensori guardavano la palla, eppure è passata e Dimarco l’ha messa dentro. È il giocatore che ti fa fare proprio una brutta figura, era proprio da solo, com’è possibile? Hai giocato poi una brutta partita con un solo tiro in porta. Avere sei sette ragazzi in campo non è una scusa, anzi se sono nella Roma evidentemente hanno le qualità per far parte della squadra. VAR? Ci saremmo adattati anche noi. Qua la questione è che i difensori della Roma non guardano proprio l’azione, nessuno guardava il giocatore che ti fa gol, questa è tattica”.

“LA ROSA DELLA JUVENTUS NON HA DATO IL MEGLIO CHE POTEVA” – “Con la rosa della Juventus penso che Allegri potesse fare qualcosa di più, la penalizzazione penso non abbia intaccato più di tanto le prestazioni dei giocatori. La stagione partiva con altre prospettive, doveva essere una stagione per lottare sia in campionato che in Champions, ora ti gioca l’Europa League e non sai se la vinci. La Federazione poi ha fatto confusione sicuramente, se sono colpevoli gli si danno i punti di penalizzazione e finisce lì, così ci si sta capendo poco e non fanno ancora bene neanche loro cosa fare. Resta il fatto che la rosa non ha dato il meglio, la panchina che ha la Juventus è più forte dei titolari per esempio del Sassuolo. Alcuni invece hanno reso meno del previsto. Poi torniamo al punto, Allegri non lo avrei ripreso, ha già vinto quello che doveva vincere, si doveva cambiare. Negli ultimi dieci anni tante critiche perché la Juventus non giocava bene, ora invece va bene, delle due bisogna sceglierne una”.

“NEL MILAN PESERA’ L’EVENTUALE PRESENZA DI LEAO” – “Una partita difficile sia per l’Inter che per il Milan, in questo momento l’Inter l’ho vista bene domenica, anche il Milan sta bene fisicamente, ma per loro peserà la presenza o meno di Leao. Quando ci sono i risultati la mentalità arriva, quando non ci sono invece diventa difficile trovarla. La presenza di Leao è importante perché determina, gioca magari 50 minuti, ma in quei minuti determina. Quando hai in squadra un giocatore così sei più tranquillo perché può risolvere la partita in qualunque momento e questo fa la differenza”.

“PER FORMARE I GIOVANI SERVONO GLI ALLENATORI” – “Vengono a mancare gli allenatori, gente che sappia cosa fare, non può essere il panettiere o il droghiere, per formare il giovane servono persone competenti, capaci di far appassionare i giovani. Se non hai mai giocato a calcio cosa puoi insegnare? Devi avere le strutture giuste e gli insegnanti bravi che vanno pagati”.

 

Davide Marchiol

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