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Serie A, mai più caso Pjanic: le decisioni dell’UEFA

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Marco Di Nardo

Serie A pronta a trovare delle soluzioni alternative in vista della prossima sessione estiva di calciomercato viste le nuove dritte UEFA.

Non sono stati anni semplici per il calcio europeo soprattutto per quanto concerne il calciomercato. Il mancato rispetto del Fair play finanziario, ormai non più pilastro della UEFA senza Platini, ha fatto sì che molti grandi club lo eludessero con delle mosse che hanno poi creato dei problemi ai loro stessi bilanci. Problemi che si sono ripercossi sul calciomercato stesso, andando a creare un meccanismo malato e perverso, imitato da molti club.

Trattiva Pjanic mai più come esempio in Serie A (TV Play)

Un esempio è stato il Chelsea della nuova proprietà americana che, tra la sessione estiva e quella invernale ha speso più di 600 milioni di euro. Uno sproposito per un club che non prenderà parte neanche alle prossime competizione europee e che ha la fortuna, grazie alle leggi inglesi, di spalmare il debito per i prossimi 10 anni. Un qualcosa che, affiancata a scambi particolari come avvenuti in passato come quello tra Arthur e Pjanic, hanno portato il calcio europeo a complicarsi non poco.

Serie A, mai più caso Pjanic

Per questo motivo, la UEFA ha deciso di apporre dei correttivi importanti e interessanti, che spingeranno anche i club di Serie A a trovare delle soluzioni in vista della prossima sessione estiva di calciomercato. Prima di tutto, le spese folli stile Chelsea non saranno più possibili e i debiti potranno essere spalmati per massimo 5 anni. Inoltre, gli scambi possono essere effettuati, anche sotto formula di prestiti, ma in caso di scambio con denaro, la plusvalenza sarà data solo dalla differenza pagata con soldi veri.

Serie A pronta a non ripetere il caso Pjanic (TV Play)

A queste due norme, si aggiunge l’obbligatorietà di pagare gli stipendi entro i 90 giorni successivi e di rispettare i salary cup pattuiti. Insomma, un giro di vite molto importanti a cui la stessa Serie A dovrà prestare molta attenzione per il futuro prossimo, a cominciare dalla prossima sessione estiva di calciomercato.

Dunque, dopo aver toccato abbondantemente il fondo, la UEFA risponde con dei correttivi molto importanti che vanno a toccare vari punti fondamentali del calcio, rilanciando così la buona gestione delle società di calcio e anche l’ottimo controllo delle trattive, cosa che negli ultimi anni si era ampiamente perso di vista.

Marco Di Nardo

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