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“Leao non è il salvatore della patria”: i dati che smentiscono Brocchi

Leao

L’ex allenatore e centrocampista rossonero Cristian Brocchi pizzica Leao: perché le sue parole non trovano riscontro nella realtà.

Dopo la cocente sconfitta di mercoledì sera nell’Euroderby di Champions League, il Milan è pronto a tornare in campo in vista della gara di ritorno con l’obiettivo di invertire la rotta e centrare un’insperata finale. Per la maggioranza dei tifosi rossoneri tutto ciò passa dal rientro in campo di Rafael Leao.

Leao
L’attaccante del Milan Rafael Leao – TvPlay.it

Il portoghese è stato infatti costretto a saltare la gara di andata a causa di un problema fisico rimediato nella scorsa giornata di campionato con la Lazio. Nonostante gli umori post partita sembrassero positivi, Rafa non è però riuscito a recuperare in tempo e per questo motivo Pioli ha evitato di correre rischi.

Leao salterà anche il match di campionato con lo Spezia, in modo da ristabilirsi a pieno per tornare a completa disposizione in vista di martedì sera, nella gara che stabilirà chi delle due formazioni milanesi accederà alla finale. E’ quindi corsa contro il tempo, anche perché di certezze ce ne sono fin troppo poche.

Leao, le parole di Brocchi fanno discutere

Anche Cristian Brocchi, ex centrocampista ed allenatore rossonero, ospite alla Milano Football Week ha voluto dare la sua opinione sulla gara di ritorno, dando un giudizio piuttosto in controtendenza con il pensiero dei tifosi milanisti. “Io penso che non è mai il singolo a vincere le partite. Sicuramente è importantissimo per la squadra: quando Leao e Theo girano il Milan gioca un altro calcio. Senza Leao Theo fa più fatica, quindi il portoghese darà certamente qualcosa in più. Se si pensa che sia il salvatore della patria, però, diventa più complicato: è sempre la squadra a vincere”.

Brocchi
Cristian Brocchi – TvPlay.it

Non sarà il salvatore della patria, ma quel che è certo è che Leao per il Milan è fondamentale. Anche i dati supportano questa tesi. Se si dà infatti un’occhiata ai risultati dei rossoneri nel periodo in cui Rafa è stato assente a causa di alcuni problemi fisici o squalifiche, è evidente come alcuni ingranaggi si siano notevolmente bloccati. Senza Leao, Giroud e compagni hanno ottenuto soltanto una vittoria in 11 partite, ovvero il 4-1 col Monza.

Spicca poi la sconfitta per 2-5 col Sassuolo, o l’eliminazione dalla Coppa Italia con il Torino o, ancora, gli insuccessi con Inter e Fiorentina (rispettivamente 1-0 e 2-1). Insomma, il classe ’99 è troppo importante per le dinamiche di questa squadra. Un giocatore probabilmente unico al mondo e con pochi rivali nella capacità di spaccare le partite a suon di accelerazioni e dribbling. Ecco perché è vero che non sarà il singolo a vincere le partite, ma senza dubbio le sue giocate possono orientare verso il successo anche il resto della squadra.

 

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