Stadio della Roma, spunta il retroscena: “Eravamo contrari ma…”. Un particolare finora rimasto inedito rischia di scuotere l’ambiente giallorosso
Il progetto del nuovo stadio della Roma, che dovrebbe sorgere nel quartiere popolare di Pietralata, sembra procedere speditamente come dimostra l’approvazione da parte dell’Assemblea Capitolina della libera di ‘Pubblico Interesse‘. Il presidente giallorosso Dan Friedkin crede con tutte le sue forze alla realizzazione dell’impianto di proprietà che consentirà al club di generare un cospicuo aumento dei ricavi e di conseguenza acquisire una maggiore competitività. La decisione di costruire lo stadio a Pietralata è stata presa da parte dell’imprenditore texano dopo la bocciatura definitiva del progetto legato a Tor di Valle, portato avanti dalla precedente proprietà americana.
E proprio a proposito di Tor di Valle e dell’estenuante tira e molla che ne ha caratterizzato i passaggi amministrativi e politici, fino alla sua stroncatura definitiva, sono arrivate le dichiarazioni rilasciate dall’ex sindaco di Roma, Virginia Raggi, che nell’ambito del processo riguardante il vecchio progetto dell’impianto giallorosso ha rivelato un retroscena finora rimasto inedito. Parole che senza alcun dubbio sono destinate a far discutere e a sollevare l’ennesimo vespaio di polemiche all’interno della cittadella romanista.
Stadio della Roma, spunta il retroscena: “Eravamo contrari ma…”. Le parole della Raggi fanno discutere
L’ex primo cittadino della Capitale ha chiarito le tappe di una vicenda che qualche anno fa calamitò l’attenzione dei media, sportivi e non, e tenne con il fiato sospeso migliaia di tifosi giallorossi. Alla fine, dopo l’ondata di arresti di persone coinvolte a vario titolo nella realizzazione dello stadio, il progetto di Tor di Valle si arenò una volta per tutte. E ora a distanza di tempo Virginia Raggi ha ripercorso davanti ai giudici l’evolversi di quegli eventi.
“Il timore di richieste di risarcimento fu determinante nel cambiamento di posizione fra i consiglieri del M5S sullo stadio della Roma. Di fatto nel movimento si erano creati due fronti. Lo stesso Beppe Grillo mi chiamava per capire come mai non riuscivamo a fermare il progetto e gli spiegai che c’erano stati problemi interni alla maggioranza e al M5S. Inizialmente tutti nel M5S eravamo contro lo Stadio, ma i timori di richieste risarcitorie portarono a un cambiamento graduale di posizione”.
Emerge dunque chiaramente come la posizione dell’ex amministrazione comunale fosse di dura opposizione al precedente disegno. Tutto questo adesso appartiene al passato e stavolta esistono i presupposti perchè la Roma possa realizzare il suo nuovo impianto.
