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Milan, Pioli ha torto: perché arrivare in finale conta (quasi) quanto vincerla

Pioli ha torto

Pioli provoca l’Inter dopo il derby che visto la sua compagine eliminata: “Conta chi la vince”, ma ha torto, ecco perché.

Nel secondo atto del derby di Milano versione Uefa Champions League i rossoneri non sono riusciti a recuperare il risultato dell’andata: dopo il KO per 0-2 di otto giorni fa, con le due reti in rapida successione avvenute a freddo, nemmeno il ritorno di Leao ha permesso al diavolo di riaprire un match che non è mai stato realmente in discussione.

Pioli ha torto
Milan, Pioli ha torto: perché arrivare in finale conta (quasi) quanto vincerla – (LaPresse, TvPlay)

Dopo la gara, terminata 1-0 per i nerazzurri grazie alla rete del solito Lautaro Martinez, in conferenza stampa Stefano Pioli, amareggiato ha prima parlato del suo Milan, ammettendo: “Peccato perché volevamo arrivare in finale; sarebbe stato incredibile per il nostro percorso” andando, però, poi a lanciare una sottile frecciatina ai rivali: “Anche se poi conta chi la vince la finale, non che ci arriva…”

Un’affermazione che sa tanto di ‘Andare vicino conta solo a bocce’ ma questo non rispecchia la realtà nel mondo del calcio.

Pioli ha torto, ecco perché.

Ad onor del vero la qualificazione della compagine di Simone Inzaghi alla fine ha un valore tutt’altro che sorvolabile, anche se poi la Coppa dovesse andare a chi stasera passerà il turno fra Manchester City e Real Madrid.

Pioli ha torto
Milan, Pioli ha torto: perché arrivare in finale conta (quasi) quanto vincerla – (LaPresse, TvPlay)

Innanzitutto perché arrivare a giocare la partita più importante del torneo ti permette di ricevere un appeal non indifferente, sia dai calciatori che accetterebbero di venire a giocare da te molto più volentieri a giugno, che anche dallo sguardo attento di chi, da fuori, osserva il percorso che hai fatto.

Ma soprattutto il motivo più importante è legato all‘aspetto economico-finanziario: il Milan nel corso della sua Champions League ha guadagnato i primi 15,6 milioni per esser entrata ai gironi, quindi sono arrivati 2.8 milioni per ogni vittoria, quindi 8.4 mln, e 930 mila per il pareggio ottenuto. Stesso identico percorso (3/1/2) è stato fatto dall’Inter.

Alla fine del raggruppamento, con il passaggio del turno, le due milanesi avevano guadagnato ciascuno 34.7 milioni di euro. Da qui in poi ci sono i soldi per il passaggio del turno, da sommare ai 700 mila euro per ogni vittoria e 450 mila euro per ogni pareggio. 

Sia Inter che Milan hanno vinto all’andata e pareggiato al ritorno agli ottavi e ai quarti. Quindi si son messe in tasca altri 2.3 milioni ciscuno, oltre ai 10,6 derivanti dall’accesso ai quarti e 12.5 dell’arrivo in semifinale.

Giunti all’Euroderby, perciò, le due lombarde avevano guadagnato la medesima cifra, pari a 73.14 milioni. I rossoneri, però, non prenderanno altro denaro: in semifinale hanno perso tutte e due le partite, abbandonando la competizione.

Per i ragazzi di Inzaghi, la finale vale 1.4 milioni per le due vittorie, oltre che 15.5 milioni per l’arrivo a Istanbul.

I nerazzurri, perciò, chiuderanno con 90 milioni di euro, potendone ottenere altri 4.5 qualora alzassero al cielo la coppa dalle grandi orecchie.

Quei diciassette milioni di differenza, oltre al prestigio, potrebbero segnare il futuro del prossimo mercato, quando la compagine di Zhang dovrà riscattare Acerbi (3.5), Bellanova (7) e Asslani (10).

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