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Europa League, Leverkusen-Roma: perché la finale per i giallorossi passa da Cristante

Cristante per la finale

Leverkusen-Roma sarà il match più importante della stagione di Mou: perché Cristante può essere il giocatore chiave per arrivare in finale?

La Roma ha ufficialmente mollato in campionato ed a suggerirlo sono state le scelte di José Mourinho, che per la trasferta di Bologna, poi finita 0-0, ha preferito lasciare a casa calciatori fondamentali per questa squadra, come l’acciaccato Paulo Dybala e il portiere titolare Rui Patricio. 

Cristante per la finale
Leverkusen-Roma: perché la finale per i giallorossi passa da Cristante – (LaPresse, TvPlay)

Spazio quindi a calciatori che finora il campo lo avevano visto davvero con il contagocce, quindi Tahirovic, Svilar, Missori e Solbakken, per rimanere con la testa fissa alla semifinale di Europa League.

E come poteva essere altrimenti? D’altro canto lo Special One ha perso troppi punti per strada in una competizione, il campionato, dove arriva davanti chi è più continuo. Come se non bastasse, ci si sono messi anche gli infortuni dei top nei tre match più importanti del rush finale (quelli con Atalanta, Milan e Inter).

E poi c’è l’1-0 dell’andata, risultato che permette alla mano di avere un atteggiamento tutt’altro che tranquillo, ma che quantomeno può consentire al tecnico portoghese di utilizzare un atteggiamento più propenso alla gestione del pallone.

La qualificazione passa da Cristante

Nonostante nelle ultime partite il mister abbia utilizzato gli indispensabili con il contagocce, molti dei calciatori migliori non saranno pronti a partire dal primo minuto nemmeno nella difficilissima trasferta del BayArena.

Cristante per la finale
Leverkusen-Roma: perché la finale per i giallorossi passa da Cristante – (LaPresse, TvPlay)

Per questa ragione davanti è probabile si opti ancora per l’attacco a due con Pellegrini dietro Abraham, una scelta impopolare che non aveva pagato nemmeno quando i capitolini avevano provato a farlo nel difficile match esterno di Bergamo.

Le alternative sarebbero solamente Solbakken e Belotti, ma ad ogni modo non darebbero quella rapidità sulla batteria della trequarti e poi il norvegese non è stato inserito in lista UEFA.

Gli unici a poterlo fare sarebbero solamente Dybala, che sta combattendo con un trauma contusivo – distorsivo alla caviglia sinistra e El Shaarawy, che ha un problema tutt’altro che irrilevante al flessore della coscia destra. Entrambi sono in dubbi, ma saranno in panchina.

In mezzo al campo ancora Bove, ma anche Matic e Wijnaldum. Quindi larghi giocano Spinazzola a Zalewski adattato a destra.

Davanti a Rui Patricio, spazio a Mancini e Ibanez. Al centro, ancora Cristante. E proprio da Bryan potrebbe partire la gara di ritorno della Roma: il calciatore ex Atalanta, che a Bergamo giocava come trequartista, è prima diventato mezzala d’incursione, poi centrocampista di interdizione, quindi mediano di rottura e regista.

Adesso gioca difensore centrale per sopperire l’assenza pesante di Chris Smalling: un ruolo che aveva già svolto in passato con Fonseca, ma con risultati non così ottimali.

Oggi il calciatore della nazionale italiana sembra esser pronto a prendere per mano la Roma: già nella scorsa trasferta, quella in Emilia Romagna, molte azioni offensive sono state bloccate dai suoi straordinari.

Per questo, probabilmente, se Cristante dovesse riuscire a comportarsi esattamente come chiede Mou, allora i giallorossi potrebbero avere un ulteriore punto di vantaggio, altrimenti Mancini e Ibanez da soli potrebbero non farcela.

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