Coppa Italia, ora la Fiorentina sogna in grande: svelato un segreto su Italiano

Mancano poco più di 24 ore al fischio d’inizio della finale Tim Cup: i protagonisti commentano così il percorso fatto fin qui

All’Olimpico è tutto pronto per la finale di Coppa Italia che vedrà scontrarsi la Fiorentina di mister Vincenzo Italiano e l’Inter del tecnico Simone Inzaghi. Il fischio d’inizio ci sarà alle ore 21.00 e nel frattempo i protagonisti hanno analizzato la sfida in conferenza stampa.

L’allenatore viola sa che davanti ha una big del calcio italiano e nell’elogiare gli avversari per i risultati ottenuti anche in Champions, ha spiegato: “Abbiamo un ostacolo durissimo, davanti c’è la finalista di Champions, ma arriviamo sereni per metterli in difficoltà. Sono fortissimi ma siamo arrivati fin qua e proveremo a dare filo da torcere”. Italiano ha poi aggiunto: “La gara puoi immaginartela, poi scendi in campo e l’imponderabile del calcio cambia tutto. So che affrontiamo una squadra che può inventarsi giocate da un momento all’altro, dobbiamo riproporre ciò che ci ha permesso di arrivare qui, pensando solo a noi stessi, facendo il possibile per mettere in difficoltà l’Inter. Ci vuole una prova superlativa come Basilea, solo così possiamo farcela. Voglio quegli occhi lì, convinti di farcela, e a fine partita vedremo”.

Biraghi: “Sapevo che dovevamo seguire il mister”

A svelare il segreto della Fiorentina ci ha pensato il capitano, Cristiano Biraghi, anche lui intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della finale di Tim Cup: “Ci ho sempre pensato, anche quando facevamo fatica, che sembrava fosse cascato il mondo. Ho detto che dovevamo stare uniti e seguire l’allenatore. Solo così, con questa idea, avremmo potuto tutti tirare fuori qualità. Ogni giorno sul campo vedevo che era la strada giusta. Ero convinto avremmo fatto una stagione del genere”. Per il terzino viola quindi è Italiano l’arma in più, alla quale il gruppo si doveva affidare.

“Da capitano, quando le cose non vanno bene, si cerca sempre di trovare il problema ma non è mai semplice, ognuno ha il suo pensiero. Dovevamo solo continuare a credere in ciò che stavamo facendo, nelle difficoltà è facile perdere la retta via e invece, grazie al mister, abbiamo subito capito che erano le cose migliori per ciascuno di noi. Non è stato difficile stimolare i miei compagni, il gruppo è fantastico e rema dalla stessa parte”, ha aggiunto Biraghi a poche ore dalla sentitissima sfida.