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Juventus, non è finita qui: cosa succede dopo il -10

Juventus penalizzazione

Juventus, la penalizzazione di 10 punti dopo il caso plusvalenze ma non è finita qui: cosa succede ora al club bianconero

Lo sconto, alla fine, è arrivata ma è stato ugualmente una “bella botta”, tanto per usare le parole pronunciate dalla tifosa e membro Fifa Evelina Christillin ieri mattina a Radio Rai. La Juventus ha subìto 10 punti di penalizzazione e stavolta la decisione è definitiva, a meno che il club bianconero non continui con i ricorsi, finendo nuovamente al Collegio di Garanzia del Coni.

Juventus penalizzazione
Juventus, cosa accade dopo la penalizzazione: non è finita qui – Tvplay

Cinque i punti di sconto rispetto all’ultima sentenza, valutati in virtù dell’assoluzione di Pavel Nedved e degli altri dirigenti non apicali e considerati non responsabili. Stavolta, peraltro, non sembrano sserci più i margini per un possibile ricorso, considerato come la Corte d’Appello abbia rispettato le consegne del Collegio di Garanzia dopo il ricorso iniziale della Juve.

Il -10 è scaturito proprio da questo; il collegio ha seguito alla lettera le indicazioni del Collegio di Garanzia del Coni, l’ultimo grado di giustizia sportiva italiana che dopo le motivazioni aveva rispedito alla Corte Federale la quantificazione di una pena giusta però risolvendo le criticità emerse. Il motivo è chiaro; evitare che la Juve potesse ricorrere nuovamente. La possibilità esiste ancora, sia chiaro, ma il margine per il club bianconero ora è davvero ridotto.

Juve esclusa dalle coppe: decide l’Uefa

E così, al netto delle motivazioni che conosceremo tra qualche settimana, la Corte si è mossa su queso filone, erodendo ulteriormente la penalizzazione rispetto agli 11 punti chiesti dal Procuratore Federale Chinè, forte di come il suo impianto accusatorio abbia tenuto fino al Coni.

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L’Uefa può esceludere la Juve dalle Coppe (Ansa Foto) – Tvplay

La natura della sentenza è scaturita da questo; lo sconto di cinque punti sul -15 iniziale è nato dall’assenza di responsabilità dei dirigenti non apicali, senza tenere in conto della classifica e, quindi, della possibile afflittività dlla pena.

Da qui i 10 punti rimasti, conseguenza della responsabilità diretta per il comportamento «sleale» dei suoi dirigenti di vertice. La Juve, da par suo, ha impostato la difesa sull’afflittività dei milioni persi per lo scivolamento dalla seconda alla quarta posizione con cinque punti di penalità. Al momento, invece, i bianconeri sono fuori da Champions League ed Europa League, a cinque lunghezze dalla quarta posizione dopo il tracollo di ieri ad Empoli.

Tutto finito? Nemmeno per sogno. Se, infatti, sembra esserci la parola fine per quanto riguarda il processo plusvalenze almeno in Italia, dversa è la situazione per quanto riguarda l’Europa. A meno di scenari clamorosi – suicidio di Milan e Roma – la Juve non disputerà la prossima Champions League. I bianconeri, però, rischiano ancora più grosso.

L‘Uefa, infatti, conduce un’indagine parallela ed a Nyon potrebbero anche decider di escludere la Juventus dalla prossima edizione delle coppe europee. Una pena che, peraltro, andrebbe scontata alla prima qualificazione reale del club bianconero, quindi eventualmente anche tra due stagioni.

Juve, in piedi il processo per la manvra stipendi

La Juventus, peraltro, sarà poi attesa anche dal processo relativo alla manovra stipendi. Un maxi filone che ingloba anche la partnership sospetta con altri club ed il rapporto con agenti dei calciatori. Lo scorso 19 maggio sono arrivati i deferimenti e la prima udienza del processo avverrà tra poco più di un mese, il 15 giugno.

Anche in questo caso l’accusa al club è la violazione dell’articolo 4, cioè la mancata lealtà. Due le strade per la Juve; andare a processo seguendo i tre gradi di giudizio e rischiare grosso, con il Procuratore che senza sconti infliggerà un duro colpo al club con punti di penalizzazione da scontare in questo campionato oppure nella prossima stagione rispettando il principio dell’afflittività oppure patteggiare.

Il patteggiamento, però, arrivare entro il 15 giugno e soprattutto il Tribunale federale dovrà poi sostenere se la pena sia congrua o meno, con il club bianconero che punterebbe ad un’ammenda oppure ad una penalizzazione, in linea con i 10 punti del caso plusvalenze, da scontare nella prossima stagione.

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