Juventus, Arthur stroncato: “Non può giocare”. Il centrocampista brasiliano tornerà a fine giugno dal prestito annuale al Liverpool
La nuova Juventus ripartirà dai giovani. Sia da quelli già presenti in rosa che Massimiliano Allegri ha provveduto a lanciare sul palcoscenico del calcio che conta sia da altri che arriveranno nel corso del prossimo mercato estivo. I bianconeri sono attesi da una vera e propria rivoluzione copernicana, che vedrà la dirigenza obbligata a tagliare gli ingaggi più onerosi per fare spazio a nuovi innesti molto più economici e meno impattanti sul bilancio. Il nuovo direttore sportivo, chiunque esso sia, avrà poi da risolvere un altro problema non da poco, piazzare entro la fine di agosto tutti quei giocatori destinati a tornare a Torino dopo una stagione trascorsa in prestito.
I nomi già noti ai tifosi juventini sono Zakaria, Kulusevski, McKennie e Arthur Melo. Quattro giocatori che hanno militato tutti in Premier League: Chelsea, Tottenham, Leeds e Liverpool, le squadre che avevano acquisito i suddetti elementi in prestito, non hanno infatti la minima intenzione di esercitare il diritto di riscatto acquisito nel momento della stipula dei contratti. Spetterà al nuovo direttore sportivo, quasi certamente Cristiano Giuntoli, trovare loro una nuova sistemazione, se possibile definitiva.
Il caso più complicato, almeno sulla carte, è quello del centrocampista brasiliano Arthur Melo che nella stagione trascorsa a Liverpool non è riuscito a giocare neanche un minuto nel campionato inglese. Un primato non proprio esaltante che renderà la sua auspicata cessione l’estate prossima un’impresa titanica. A spiegare le ragioni per cui vendere uno come Arthur sarà più difficile che scalare l’Everest a mani nude è l’ex attaccante umbro Fabrizio Ravanelli, intervenuto nel corso della diretta di calciomercato.it ai microfoni di TvPlay.
Ravanelli boccia senza appello l’ipotesi di una possibile permanenza dell’ex Barcellona a Torino: “Non può proprio giocare nel nostro campionato. Ho parlato con Zubizarreta, ex portiere di grande livello e direttore sportivo del Barcellona ai tempi di Guardiola il quale mi ha ha detto chiaramente che uno come Arthur non è in grado di giocare ad alti livelli: è uno che fatica a fare un passaggio la cui gittata non superi i tre o quattro metri. Dispiace perchè credo sia un bravo ragazzo, ma non è all’altezza della Juventus e della nostra Serie A. La Juve deve fare di tutto per cederlo in via definitiva“.
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