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Lazio, Lotito saluta Tare: due nomi in pole per il futuro

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Andrea Desideri

Lazio, Tare saluta dopo 18 anni: Lotito già pensa al futuro. I candidati per il nuovo DS non mancano: due nomi in pole.

Il campionato è finito e, in casa Lazio, comincia un’altra partita: quella che porta alla rivoluzione interna chiesta da Sarri che – visto il processo di crescita della squadra – gode di sempre maggior considerazione. È lui il vero accentratore biancoceleste ora che anche Igli Tare ha fatto le valigie: “Lascio la Lazio dopo 18 anni”. Prima calciatore, poi DS. Tuttofare Tare che non andava a genio proprio a Sarri, senza contare le scaramucce con Lotito che sono poi diventate vere e proprie litigate.

Lazio, Tare lascia – (LaPresse, TvPlay)

Senza contare gli scivoloni mediatici di cui l’ex DS è stato protagonista e che avrebbero fatto infuriare Lotito: in primis quello sulla Conference League. Competizione definita da Tare “Coppa dei perdenti” per fare uno sfottò alla Roma. Tutto bene, peccato che poi la Lazio sia uscita da quella competizione e le polemiche interne si sono sprecate. Lanciare il sasso e nascondere la mano: questo non è da Tare, ma l‘albanese sarebbe stato stufo di essere sottovalutato.

Lazio, addio Tare: presto un nuovo DS, i nomi

“Andrò altrove – dice – ma questa è stata la più bella esperienza della mia vita”. Altrove dove? Se lo chiedono in molti, ma nel frattempo la Lazio torna a pensare al presente: via Tare, dentro uno tra Accardi e Fabiani. Due uomini fidati di Lotito che non sono avvezzi alle telecamere: il Presidente cerca proprio personalità simili. Lavoro a testa bassa e ancora meno velleità: fare, anziché apparire. Nessuno pensa che Tare non abbia fatto nulla, ma gli ultimi anni sono stati un tira e molla costante: servono certezze.

I piani del Patron biancoceleste – TvPlay (LaPresse)

Accardi e Fabiani lo sono: Lotito sta prendendo seriamente in considerazione l’ipotesi di avere a disposizione un dirigente meno in vista per lavorare sotto traccia. Qualcuno – per intenderci – che ama poco le telecamere, ma preferisce garantire solidità e certezza nel rapporto con allenatore e colleghi. L’uomo giusto al momento giusto, quello che Tare – per diversi motivi – non era più.

Andrea Desideri

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