PSG, Nagelsmann nuovo allenatore? Perché potrebbe essere la scelta giusta

PSG, Nagelsmann nuovo allenatore? Perché potrebbe essere la scelta giusta. Il giovane tecnico tedesco sta per trasferirsi a Parigi

E’ l’enfant prodige della panchina, l’allenatore di alto livello più giovane in circolazione in campo internazionale. Ad appena 36 anni, che compirà a luglio, Julian Nagelsmann ha alle spalle una carriera già di altissimo profilo, compreso un esonero a stagione in corso. Tre stagioni alla guida dell’Hoffenheim, club in cui ha ottenuto risultati eccellenti, lo hanno imposto all’attenzione di squadre di alto profilo. Dal 2019 al 2021 ha guidato il giovane e ambizioso Red Bull Lipsia, con il quale ha conquistato per due anni consecutivi la qualificazione in Champions League. E nell’estate del 2021 il grande salto: Nagelsmann a soli 34 anni è stato chiamato ad allenare uno dei club più importanti del mondo, il Bayern Monaco.

Un peso forse eccessivo per un tecnico preparato ma ancora acerbo, soprattutto nella gestione di uno spogliatoio ricco di campioni affermati come quello dei rossi bavaresi. E Nagelsmann ha pagato lo scotto dell’inesperienza venendo esonerato a metà della seconda stagione. Ora per lui si ripresenta una seconda grande occasione: secondo informazioni diffuse dall’autorevole quotidiano sportivo francese L’Equipe, il tecnico teutonico sarà il nuovo allenatore del Paris Saint Germain nella prossima stagione. Il presidente del club parigino, Nasser Al Khelaifi, lo avrebbe scelto preferendolo ad altri candidati come Luis Enrique e, pare, lo stesso Josè Mourinho.

PSG-Nagelsmann, accordo vicino: l’allenatore tedesco vorrebbe uno spogliatoio senza grandi stelle

La decisione del PSG non sorprende più di tanto: se il nuovo corso del club prevede il graduale distacco dalle stelle di prima grandezza come Messi e Neymar, chi meglio di un giovane dalle idee calcistiche innovative come Nagelsmann è in grado di plasmare una squadra con un’identità precisa che possa prescindere dalle individualità. L’idea di affidarsi all’ex Bayern è dunque funzionale a un progetto tecnico del tutto in controtendenza rispetto al passato. Un passato di cui il club parigino vorrebbe liberarsi quanto prima.

Il nuovo progetto prevede la costruzione di una squadra con meno stelle ma con uno spogliatoio più unito e compatto e una rosa più omogenea. La cosiddetta collezione di figurine non ha portato in questi anni quei risultati, soprattutto in campo internazionale, che la proprietà qatariota si attendeva. L’unica volta in cui il PSG è andato vicino alla conquista della Champions League è stato nel 2020, quando perse in finale 1-0 proprio contro il Bayern Monaco. Ora con Nagelsmann in panchina inizia un nuovo ciclo.