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Calciomercato Roma, obbligo di cedere un top: chi lascerà la capitale?

Tiago Pinto

Dopo la sconfitta in finale contro il Siviglia e il mancato ingresso in Uefa Champions League, la Roma dovrà incassare 30 milioni di euro entro il 30 giugno per il FPF: ecco le mosse in arrivo.

La Roma poteva chiudere la stagione in un modo certamente più positivo: la sconfitta contro il Siviglia ai calci di rigore in quel di Budapest non è stata negativa solo dallo sguardo attonito dei tifosi sugli spalti della Puskas Arena, che vedevano un indeciso Roger Ibanez andare sul dischetto per battere il penalty decisivo, ma passerà agli archivi come la partita che ha rimesso in discussione il futuro economico del club.

Tiago Pinto
Calciomercato Roma, obbligo di cedere un top: chi lascerà la capitale? – (LaPresse, TvPlay)

La sconfitta significa nessun trofeo nazionale, ma vuol dire anche non giocare la Supercoppa Europea contro la vincente della gara di Istanbul fra Inter e Manchester City, che avrebbe portato introiti. Ma soprattutto il rigore che Bonou para, condanna la Roma a rigiocare l’Europa League, di fatto non qualificandosi alla competizione europea più importante, che avrebbe consegnato ai Friedkin un ricco piatto da 40 milioni solamente per l’acquisizione del pass.

E allora oggi, entro il 30 giugno, la Roma è costretta a vendere: il Fair play Finanziario che con cadenza biennale bussa alle porte di Trigoria per obbligare cessioni importanti, arriva puntualmente come un treno in Svizzera a fine campionato, domandando (per retorica) una plusvalenza di 30 milioni di euro.

Abraham complica i piani: cosa succede adesso?

L’indiziato numero uno per eventuale partenza sarebbe stato Tammy Abraham, che lo scorso anno dimostrò di valere gran parte dei 40 milioni investiti, grazie a diverse reti pesanti messe a segno. La tendenza  è cambiata quest’anno, con l’inglese autore di appena 8 reti e 4 assist in tutto il campionato. Per questo, probabilmente per decisione unanime, si era giunti alla conclusione che l’ex Chelsea, sul quale l’Everton sarebbe stato pronto a partire da una base d’asta di 30 milioni, poteva essere il sacrificato per la stagione a venire.

Tiago Pinto
Calciomercato Roma, obbligo di cedere un top: chi lascerà la capitale? – (LaPresse, TvPlay)

E invece l’ultima gara di Serie A, quella che ha visto i giallorossi sconfiggere lo Spezia solo con un calcio di rigore allo scadere, centrando il piazzamento in Europa League e condannando i liguri allo spareggio playoff, è stata una vittoria di Pirro: Tammy si è fatto male e non è riuscito a rimanere il campo, destando preoccupazioni nei tifosi della Roma.

Paure molto più che lecite, visti gli esami strumentali: rottura del legamento crociato anteriore, con l’infortunio che lo costringerà all’operazione e a rimanere ai box per un periodo che va dai 9 ai 12 mesi.

Sono così cambiati i nomi dei possibili partenti: in testa c’è Roger Ibanez, difensore centrale giovane e talentuoso ma che nelle ultime stagioni ha commesso errori grossolani quando la pressioni aumentava: oltre al rigore decisivo in finale, il brasiliano ha regalato un gol per stracittadina ai rivali laziali, sbagliando anche contro l’Inter con un pallone in disimpegno che è costato la rete della compagine di Simone Inzaghi.

La sua cessione non peserebbe perché i capitolini avrebbero già opzionato N’Dicka, centrale roccioso in scadenza con il Francoforte che arriverebbe quindi senza spendere un centesimo. Ma potrebbe anche partire Leonardo Spinazzola, al quale è rimasto un solo anno di contratto. Il terzino della nazionale prolungherebbe volentieri, ma la Roma non è convinta e potrebbe anche scegliere di farlo partire per fare cassa.

Quindi si utilizzerà la carta dei rientranti dal prestito: Justin Kluivert non verrà riscattato a 15 milioni dal Valencia, anche se in Spagna ha giocato da titolare e siglato otto reti. E’ possibile che il club scelga di ritrattare con la Roma per abbattere la cifra. Simile è anche la storia di Carles Perez, che ha giocato sempre quest’anno con il Getafe (38 partite disputate) andando in gol anche con una discreta continuità (5 gol) ma dieci milioni di euro non verranno pagati e anche qua si andrà probabilmente a cederlo intorno ai 7-8 milioni.

Se i due sopracitati hanno fatto discretamente bene in Spagna, lo stesso non si può dire degli altri che torneranno dal prestito: Shomurodov non ha nessun diritto di riscatto con lo Spezia e quindi tornerà a Roma, ma con o senza salvezza dei liguri, il calciatore non ha convinto. Il Bournemouth ha fatto giocare Vina di tanto in tanto, ma l’accordo di 15 milioni è lontanissimo dal reale valore dell’uruguagio.

In modo analogo, non è andata bene neppure l’avventura di Reynolds al Westerlo (riscatto a 7 milioni) così come quella di Villar al Getafe.

L’obiettivo di Pinto, quindi, prima del 30 giugno, sarà quello di piazzare più esuberi possibile per mettere a bilancio un segno trenta in positivo, poi si passerà a Ibanez e forse Spinazzola, preparando quindi un budget con il quale rinforzare la squadra, cercando di capire così un metodo per sciogliersi le braccia dalla corda del FPF che al momento lega le mani ai capitolini.

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