La morte di Silvio Berlusconi ha sconvolto il mondo del calcio di cui era un grande protagonista. Abbiamo parlato del Presidente con Dario Hubner protagonista di una breve parentesi al Milan.
A lungo presidente dei rossoneri Silvio ci lascia da numero uno del Monza che ha portato in una storica e prima promozione in Serie A. Hubner ci esprime il suo dispiacere per quanto accaduto e svela anche le sensazioni provate a Milanello.
Nel 2002 Tatanka partecipò a una tournée americana in prova con i rossoneri che l’anno dopo avrebbero vinto la Champions League. Alla fine però il calciatore classe 1967 di Muggia decise di rimanere a Piacenza. Le sue parole su quei giorni in rossonero fanno capire però l’emozione vissuta oltre che da calciatore anche da uomo: “In quei dodici giorni, di cui due a Milanello, si sentiva il Milan, l’organizzazione, la preparazione da grande squadra. Di riflesso ti veniva sempre in mente Berlusconi. Provai grande emozione per la statua di Nereo Rocco triestino come me”.
Su Silvio Berlusconi aggiunge: “Mi dispiace per la morte di Berlusconi, perché qualsiasi cosa ha fatto l’ha fatta bene, dove si è messo in gioco. Di persona non l’ho mai incontrato però voglio dire che il tv, il calcio e la politica hanno mostrato chi fosse Berlusconi, un uomo che quello che voleva fare l’ha fatto alla grande”
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