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PELLEGATTI: “NON CI SARÀ UN ALTRO SILVIO BERLUSCONI. MAIGNAN? OFFERTA SEMBRA VERA”

Pellegatti parla di Silvio Berlusconi

Carlo Pellegatti, noto giornalista e tifoso del Milan, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.

Pellegatti parla di Silvio Berlusconi
Carlo Pellegatti ricorda Silvio Berlusconi (Ansa Foto) – tvplay.it

“UN ALTRO SILVIO BERLUSCONI NON CI SARÀ” – “Sono onesto, la storia di Bernabeu non la conosco molto. La conosco a livello di risultati. A livello di risultati Berlusconi ha battuto Bernabeu, lui ha fondato la Champions, ma il Milan è stata la prima squadra che ha fatto tremare il grande Real, il Milan di Schiaffino e altri grandi giocatori portò ai supplementari il Real di Puscas e altri campioni. Il presidente Rizzoli diede l’aria europea al Milan. Un altro Leonardo e un altro Steve Jobs non ci saranno, così come non ci sarà un altro Silvio Berlusconi”.

“L’OFFERTA PER MAIGNAN SEMBRA VERA” – “L’offerta per Maignan sembra vera, hanno bussato. C’era la scritta torno subito. Sembra ci sia stata una proposta da 90 milioni. La cosa strana è che si è sempre detto che con un’offerta indecente chiunque parte, però pare il Milan abbia rifiutato ed in effetti vendendo Maignan non vendi solo un giocatore, ma vendi un uomo carismatico, un gran portiere con i piedi nell’epoca in cui si parte sempre dal basso. Il rifiuto mi gratificherebbe, perché vuol dire che non vai a togliere una colonna”.

“THURAM ANDARE AL PSG, QUEST’ANNO O IL PROSSIMO MBAPPE’ ANDRA’ AL REAL” – “Marcus Thuram ho letto che Pioli lo avrebbe chiamato per convincerlo a venire al Milan. Andare nel mondo PSG significa avere una concorrenza foltissima, non sai da chi sarai allenato, ci sono diverse incognite, basta l’ingaggio per risolvere le incognite? Questa è una scelta interna. Thuram potrebbe andare là, senza sapere chi lo allenerà, prendendo bei soldi, potrebbe andare in un PSG dove avrebbe spazio se non ci sarà Mbappè, ma potrebbe andare in un PSG indebolito. Due mesi fa Ancelotti ha detto che è inutile che gli si propongano giocatori. Solo due giocatori vede il presidente Florentino Perez, l’ultimo dei grandi alla Berlusconi, ha solo due nomi, Bellingham, ed è arrivato, e l’altro è Mbappè. O in questa stagione o nella prossima quindi il Real Madrid lo prenderà. Il presidente lo vorrebbe quest’anno, però come spende 100 milioni poi anche per Kane? Gli serve il centravanti ora, l’affaire Benzema lo ha un po’ spiazzato”.

“NELSON UN NOME CHE PUO’ DIVENTARE CALDO” – “Quel poco che so è che va bene Kamada, attenzione che un nome quantomeno tiepido, perché il Milan va sui parametri zero ora, potrebbe essere Nelson dell’Arsenal. Bisogna vedere che richieste avrà per l’ingaggio. L’Arsenal gli ha fatto una proposta che gli interessa per rinnovare, ma non ha firmato proprio nulla. Quello potrebbe essere un nome caldo. Un nome invece che è un wishful thinking è Marcus Thuram, ma se da altre partii arriveranno offerte da 7/8 milioni di ingaggio non possiamo competere”.

“MERCATO DEL MILAN COMINCIATO DA UNA SETTIMANA” – “Il mercato del Milan è iniziato una settimana fa, si andava verso Loftus Cheek, Arnautovic, Berardi Kamada. Ora con il cambio in dirigenza le cose sono cambiate, eccezion fatta per Kamada, iniziando a lavorare sui parametri zero non ad aprile come si fa di solito, ma ora, quindi perdi N’Dicka per esempio. Moncada era stato elogiato per l’intuizione Enzo Fernandez, per Kolo Muani, speriamo ne abbia altre. Ora bisogna vendere gli esuberi e prendere parametrii zero- Chiaro che arrivare a Thuram calmerebbe un po’ le acque, solo con acquisti funzionali riesci a cambiare l’atmosfera”.

“MILINKOVIC-SAVIC SAREBBE IDEALE, MA IL MILAN NON SPENDE QUEI SOLDI” – “Purtroppo, quando si fa un nome ho imparato, con sforzo perché ero abituato al Milan di Berlusconi che non aveva questi problemi, a chiedere quanto prende d’ingaggio. Milinkovic-Savic, per esempio, sarebbe il centrocampista ideale, però il Milan non spende 35/40 milioni e non gliene dà 5 di ingaggio. Però i soldi andrebbero investiti perché, se investi poi tornano indietro. Quest’anno il Milan arriva quinto, non va in Champions League, non serve che me lo dicano altri. Un po’ come il rigore di Ibrahimovic a Udine, lo sbaglia, te lo fanno ribattere, devi segnarlo. Stessa cosa per il quarto posto. Con i parametri zero non può andarti sempre bene, di solito se sono bravi li tengono”.

“MASSARA MERITA UN VOTO ALTO” – “Massara mi sembra abbastanza facile dire che merita un voto alto. Il Milan non ha fatto bene nell’ultima campagna acquisti, però porta comunque a casa negli anni Maignan, Kjaer, Tomori e tanti altri. Saelemaekers è diventato un giocatore importante. Brahim Diaz anche, Massara mi ha sempre insegnato di non preoccuparsi se sono in prestito, l’importante è che ci aiutino a crescere, poi quando scadrà il prestito ci porremo il problema”.  

“BERLUSCONI SEMPRE GENTILE, MA BISOGNAVA SAPERE COME INTERVISTARLO” – “Silvio Berlusconi a tanti ha fatto vivere bei giorni, per quanto riguarda noi ce li ha fatti vivere con il Milan. Non ero intimo, sono stato talvolta a casa sua per qualche intervista. C’era sempre gentilezza da parte sua, non si poneva come presidente, però bisognava sapere. Mandavano spesso me a intervistare Silvio Berlusconi perché sapevo quali erano gli atteggiamenti da tenere, le domande da fare, dovevi sapere quando doveva arrivare l’ultima domanda. Spesso caricava caricava per poi andare alla chiusa, se partivi con un’altra domanda doveva reinventarsi tutto. Lui riteneva che la sua intervista avesse più valore chiudendola in un certo modo. Lui disse alla fine della mia telecronaca di Yokohama, nella vittoria con il Boca, che mi ringraziava perché ero un valore aggiunto per il Milan, non ci può essere gratificazione migliore”.

“PER INZAGHI GIUSTO CONTINUARE SOLO SE SI È CONVINTI” – “I tifosi dell’Inter hanno visto Mourinho prendere subito dopo il triplete l’aereo per andare a Madrid. Spalletti con il Napoli anche è andato via subito. Ora c’è Inzaghi che incontra la dirigenza con i dubbi della dirigenza dell’Inter, arrivi in finale di Champions League, e adesso? Se si è convinti bene, se non c’è convinzione è un problema, l’anno prossimo al primo pareggio scattano le polemiche. Se si è convinti è un conto, ma se non si è convinti e si torna ai problemi dell’anno scorso invece è un problema. Però vediamo anche quanto sia un problema trovare un nuovo tecnico come in casa Napoli”.

“IL FONDO ELLIOTT HA LAVORATO BENE, ASPETTEREI A DARE ALTRE SENTENZE” – “I vecchi cuori affranti e dolenti del Milan ora dicono certe cose, bisogna ricordarsi però quello che dicevano quelli che sapevano quando è arrivato Elliott. Si parlava di un gruppo interessato solo ai soldi, di cessioni appena possibile per finanziare la campagna acquisti e che vincere non gli interessava. In tre anni siamo arrivati secondi, primi e fra le prime quattro di Champions League, hanno tenuto i migliori, è vero hai perso qualcuno, ma a Donnarumma erano stati offerti 8 milioni per restare, non 4. Oggi chi parlava sanno già cosa succederà di nuovo. Io preferisco aspettare e con il fondo Elliot ho fatto bene, Scudetto e siamo tornati in Champions League non vendendo nessuno. Non mi è sembrato negativa come bilancio”.

“CI SONO ANCORA DUE MESI E MEZZO DI MERCATO PER CAPIRE COSA FARANNO INTER E MILAN” –  “Il gap esiste. In campionato, comunque, ci sono comunque due punti di distanza, non 250 in otto anni come con la Juventus. Nella corsa lunga il Milan ha tenuto, nell’uno contro uno è andata male. Siamo al 13 giugno, ci sono due mesi e mezzo ancora davanti. Vorremmo trarre conclusioni, ma è presto. Non ci sono ancora grandi movimenti, ma Furlani non credo si diverta a impoverire o depotenziare il Milan. Se arrivi fra le prime quattro d’Europa non sei scarso. Anche io sto fremendo, non ho bisogno di fare il pompiere. Ovviamente i Rui Costa, i Nesta, i Seedorf come negli anni scorsi fatico a non sperarci”.

 

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