Garcia è arrivato al Napoli nella sorpresa e lo scetticismo generale: i tifosi si aspettavano un altro nome. L’ex Milan avvisa la piazza.
Rudi Garcia arriva a Napoli. Il francese guiderà la squadra Campione d’Italia. Responsabilità importante per il tecnico che, dopo l’esperienza in Arabia all’Al Nassr di Cristiano Ronaldo, torna in Serie A per fare bene. Le motivazioni dell’ex Roma, tuttavia, la piazza partenopea sembra capirle poco. Il popolo napoletano non ha ancora digerito l’addio di Spalletti: il tecnico di Certaldo si prenderà un anno sabbatico e guarderà il Napoli da interessato, visto che il suo nome sarà legato profondamente alla storia partenopea.
Uno Scudetto dopo 33 anni di attesa non si dimentica facilmente. Anzi, non si scorda mai. Il Napoli e i suoi tifosi, però, devono ricominciare da dove avevano concluso: servono certezze e Garcia può darle. Parola di Alessio Cerci, attaccante ex Milan e Roma, intervenuto ai microfoni di TvPlay.it. Secondo l’ex giallorosso quella di Garcia sarà un’annata fondamentale e oltremodo soddisfacente: “È perfetto per questo Napoli – spiega Cerci – gioca con il 4-3-3 ed è il modulo più adatto per la squadra partenopea. Con la Roma fece bene, può replicarsi con l’aiuto e la collaborazione della società. Servono innesti sul mercato”.
Garcia al Napoli, la profezia di un ex Roma fa sognare i tifosi
La profezia di Cerci è chiara: non si scherza con Rudi Garcia. Anche a Roma pagò lo scetticismo della piazza nell’ultimo periodo, ma prima furono soddisfazioni e bel gioco. Due secondi posti in giallorosso che fecero rimettere la chiesa al centro del villaggio come ha detto più volte il tecnico. Ovvero ridimensionare le priorità verso l’alto per determinare l’importanza della squadra. 85 punti il primo anno, 70 il secondo. Cifre importanti che si spensero nel terzo anno in giallorosso, quando venne esonerato per far posto a Spalletti.
Ora i ruoli si invertono, il risultato non deve cambiare: questo è il monito del Napoli che in Garcia ripone una fiducia forzata. Cerci tranquillizza la piazza, ma l’effetto è ancora troppo altalenante. Dovrà parlare il campo per spazzare via gli ultimi dubbi.
