Lazio-Zielinski, il sogno proibito di Sarri: la situazione spiegata in diretta. Il centrocampista polacco è un pupillo del tecnico toscano
Piotr Zielinski è stato uno dei protagonisti della straordinaria cavalcata scudetto del Napoli. Il 29enne centrocampista polacco ha svolto un ruolo chiave all’interno dello scacchiere tattico disegnato da Luciano Spalletti. Forse meno appariscente rispetto al passato, Zielinski ha offerto un contributo essenziale allo sviluppo del gioco e grazie ai suoi preziosi movimenti in campo la manovra del Napoli ha tratto enormi benefici. Ora però il club neo campione d’Italia e il giocatore sono giunti a un bivio: dopo sette stagioni alle pendici del Vesuvio l’incursore della nazionale polacca può essere tentato dal cercare nuovi stimoli altrove. E da questo punto di vista non è un mistero come su di lui sia più che concreto l’interesse della Lazio di Maurizio Sarri.
Il tecnico biancoceleste considera Zielinski una sua creatura avendolo allenato ad Empoli e poi proprio a Napoli. Ma il futuro di Piotr è tutt’altro che deciso, tanto che alla fina una sua permanenza nel capoluogo campano non è affatto da escludere. Anche perchè per la sua cessione il presidente De Laurentiis non è disposto ad accettare offerte inferiori ai 30 milioni di euro. E la Lazio sarebbe in grado di investire una cifra del genere solo in caso di cessione di un big del centrocampo, su tutti Sergej Milinkovic-Savic.
Per parlare dell’affaire Zielinski è intervenuto nel corso della diretta di TvPlay il giornalista de La Gazzetta dello Sport Maurizio Nicita, profondo conoscitore dell’universo Napoli: “Zielinski alla Lazio? Il centrocampista polacco guadagna quasi 4 milioni di euro a stagione e se dovesse andar via chiederebbe una cifra almeno simile. E’ difficile che una società come la Lazio possa sostenere un costo del genere anche perchè poi Lotito dovrebbe versare la cifra del costo del cartellino a De Laurentiis”.
Dunque le chance che Sarri possa veder realizzato il sogno di allenare ancora una volta Zielinski sono ridotte al lumicino. Ad oggi è un’operazione molto difficile da sostenere per un club che nonostante la qualificazione in Champions League continua ad avere problemi con l’indice di liquidità. Lo scenario potrebbe cambiare radicalmente nel caso in cui Milinkovic-Savic lasciasse la Capitale dopo otto anni per trasferirsi a Torino alla corte della Juventus e di Massimiliano Allegri.
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