Serie A, le visite mediche sono una parte importante del calciomercato. Influenzano positivamente o negativamente una trattativa: in che modo.
Il calciomercato le vede protagoniste incontrastate, vengono nominate praticamente sempre insieme alla firma. Quasi fossero una formalità . Le visite mediche, invece, sono una parte importante del percorso che conduce all’esito di un trasferimento. Senza quelle non si può procedere. Schick alla Juventus o Politano alla Roma, tutte trattative saltate per via delle visite mediche andate male. O del diretto interessato – come nel caso dell’ex giallorosso – o della contropartita come insegna la vicenda capitata all’altro ex Roma attualmente in forza al Napoli.
I controlli medici si fanno a prescindere. Nel senso che qualsiasi tipo di sport a livello professionale e agonistico prevede una certificazione ben precisa. Aguero ha dovuto smettere di giocare per problemi cardiaci, condizione emersa solo dopo controlli approfonditi. Nessuno vuole correre rischi: le squadre e gli individui sono sottoposti a controlli di vario genere. Anche medici. Tornando alla compravendita, che tipo di visite mediche svolge chi arriva in una squadra nuova?
Serie A, l’importanza delle visite mediche nel mercato: cosa garantiscono
Frattesi passa dal Sassuolo all’Inter solo dopo una serie di test specialistici che prevedono – nell’ordine – un elettrocardiogramma a riposo e uno sotto sforzo per verificare le condizioni del cuore. Poi si passa a una spirometria (esame che verifica la corretta funzionalità polmonare). Ultimo, ma non per importanza, un test delle urine. Seguono poi radiografie dettagliate delle anche, delle ginocchia e delle caviglie. Arriva successivamente, invece, l’ecocardiogramma che verifica l’attività cardiaca nell’arco di 24 ore grazie anche all’aiuto dell’holter.
Ai controlli medici assistono, nello specifico, il cardiologo, l’ortopedico e il medico dello sport che hanno anche il compito di redigere schede dettagliate. Carteggi utili a determinare la condizione del giocatore. Oltre a capire se è in condizione, si verifica e testa anche l’eventuale abitudine agli infortuni. Per capire se una squadra sta facendo un buon acquisto, oppure no. Ogni visita medica dura circa tre ore, i controlli cardiaci con l’holter si fanno solamente su richiesta approfondita perchè agiscono nell’arco di un giorno. Terminato il check-up, si passa alla firma.
Se, però, le visite mediche risultano incerte o con qualche problema, salta tutto. Fino a nuovo ordine, che coincide (quasi) sempre con un altro tentativo. Sperando che sia sufficiente, altrimenti la trattativa sfuma. Esattamente come i sogni di gloria di un campione appeso a un filo. Non è mai, soltanto, una questione di risultati, ma di quadro clinico. Una cartina tornasole che determina e approfondisce più di un biglietto da visita: il valore della firma passa da questo. Senza controlli, non può esserci talento ma solo incognite. La vera Kryptonite del calciomercato.