Milinkovic-Savic e il Milan, un intreccio di mercato svelato da Claudio Lotito e che adesso emerge in una maniera alquanto assurda.
La bellezza del calciomercato per gli appassionati di calcio è che puoi sperare, sognare, credere che prima o poi potrai ingaggiare i calciatori che più desideri per rinforzare la tua squadra del cuore. Leggi, ascolti in televisione e intanto aspetti, agogni e immagini nella tua testa come potrebbe giocare la tua squadra con quei campioni in campo. Poi la realtà prende il sopravvento e non sempre quei top player arrivano. In alcuni casi, perché non si giunge ad un accordo tra le società.
Un po’ come è accaduto in questi anni tra la Lazio e i vari club che hanno chiesto a più riprese Milinkovic Savic. Un centrocampista eccezionale, che avrebbe potuto fare le fortune di chiunque ma che alla fine, per otto anni ha fatto la fortuna solo del club biancoceleste. Adesso, a distanza di anni, sta per andare in Arabia perché è l’unica reale offerta che è arrivata e tutti gli altri club possono solo dire addio al campione serbo.
Eppure, nel 2018 Milinkovi Savic sarebbe potuto diventare un giocatore del Milan se solo Lotito avesse accettato l’offerta dei rossoneri. A confermarlo è stato lo stesso Claudio Lotito: “E’ vero, decisi di rifiutare un’offerta di Galliani da 140 milioni. Erano 60 milioni subito e altri 80, pagabili in 5 anni con la Champions. Non me pento“. In fin dei conti, il serbo ha dato tanto alla Lazio, con 341 presenze, 69 gol, 53 assist e 3 trofei conquistati con la maglia biancoceleste.
Intanto manca solo l’ufficialità con i sauditi dell’Al Hilal: un triennale da 60 milioni al giocatore e 40 alla Lazio. Lotito però su questo è stato molto chiaro: “Se non verrà firmato il contratto e fatto il pagamento, andrà in ritiro. Pagare moneta, vedere cammello“. Una frase che non fa presagire niente di buono e che potrebbe far pensare anche ad un serbo che potrebbe anche iniziare la nuova stagione con i biancocelesti.
Dunque, tutto ancora in alto mare per il futuro del centrocampista serbo che, a questo punto, non può far altro che sperare nell’arrivare quanto prima all’ufficialità del trasferimento per lasciare definitivamente il club biancoceleste dopo otto anni. Un addio che lo porterà lontano anche dal calcio europeo che per anni lo ha cullato e lo ha ardentemente voluto.
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