Arianna Mihajlovic non nasconde la malinconia. Sei mesi dopo la morte del “suo” Sinisa ricorda un momento struggente: commozione dei fan.
16 dicembre 2022, una data che vale una vita. Quella di Sinisa Mihajlovic, che si è spento dopo mesi di malattia. Periodo che, in realtà, è durato qualche anno ma l’ultima parte di cammino è stata la più dolorosa. Non lo dava a vedere, da campione qual era, ma l’ex tecnico e calciatore ne ha passate di ogni con questa malattia. La Leucemia che colpisce, per due volte, nel modo più spietato: prima arriva, poi Miha lotta, il decorso post ospedaliero dà speranza.
Sembrava tutto finito, invece è tornata a colpire. In un secondo momento, come un tornado che ti dà tregua soltanto per poi sferrare il colpo finale. Guai a dire, però, che Sinisa si è abbattuto: l’ex Lazio ha retto fino all’ultimo, facendo la sua vita, tra casa e campo. C’erano tutti ad aspettarlo quando allenava il Bologna, due salvezze centrate. Ambizioni che dovevano essere e non sono state: nel mezzo tanto coraggio. Le apparizioni in panchina, a richiamare i suoi: la motivazione prima di tutto, il rispetto e la volontà nel proprio lavoro poi. Un binomio a braccetto con la volontà di farcela e ce l’ha fatta, finché ha potuto.
Mihajlovic, la moglie Arianna ricorda il compianto campione: tifosi in lacrime
Nessuno è più forte della morte, ma Sinisa ha almeno provato a tenergli testa. Senza cadere mai, si è piegato ma solo per rialzarsi e andare via – successivamente – con un sorriso. L’ultimo che ha regalato alla moglie Arianna e ai figli. Tanta forza e un esempio che resta, ma troppe volte il vuoto fa ancora male. Quel posto a tavola che manca, quella poltrona sempre vuota, quella frase che non c’è. Puoi provare a farci i conti, ma è sempre dura. Allora Arianna, quando la malinconia prende il sopravvento, si aggrappa ai ricordi: foto, tante foto insieme. Dentro e fuori i social. Lei pubblica, il suo pubblico risponde.
Fan che le stanno vicino come fossero persone care. La figlia che commenta dopo quel “mi manchi” scritto con un pizzico di rassegnazione in più. Lo scatto scelto, stavolta, da Arianna è disarmante perchè immortala lei e Sinisa appena sposati. Sorrisi e complicità. Tutta la vita – insieme – davanti. Quella che adesso vale soltanto per metà: chi resta non vive, ma sconta i giorni a disposizione in un conto alla rovescia che non arriva mai con lo sguardo vigile di chi abbiamo amato. Nella speranza di riabbracciarlo altrove, quasi come fosse un’esultanza liberatoria. Non è ancora il momento della fine, l’arbitro – stavolta – non ha fischiato.
