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Juventus, sponsor e non solo: perché la tournée americana è fondamentale per le casse del club

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Juventus pronta ad un nuovo viaggio negli Stati Uniti per valorizzare ulteriormente il proprio brand e aumentare i ricavi.

Nel calcio moderno è stato ampiamente dimostrato che, i soli ricavi dei botteghini non bastano per poter gestire una società di calcio. A stento potevano bastare alle fine degli anni ’90, figuriamoci adesso dove i costi dei cartellini e degli ingaggi sono lievitati tantissimo e la gestione di un club, a conti fatti, è notevolmente più dispendiosa rispetto al passato. Per questo motivo, servono i ricavi dei diritti Tv, serve prendere parte alle competizioni europee come la Champions League e più che altro, serve creare nuove partnership commerciali.

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Juventus che si prepara alla nuova stagione (La Presse, TVPlay)

Ebbene sì, solo stringendo nuovi accordi economici, le società di calcio riescono annualmente ad aumentare i propri introiti. Per fare ciò, serve andare all’avanscoperta di nuovi Paesi e consolidare quelle nazioni con cui si pensa di avere già un legame molto forte. Nel caso della Juventus, la tournée americana, oltre ad essere un modo utile per la squadra di Allegri di prepararsi alla nuova stagione, sarà anche fondamentale per la società per stringere nuovi accordi commerciali.

Juventus, perché la tournée americana

Un precampionato negli Stati Uniti per il club bianconero dal punto di vista commerciale, significa soprattutto poter incrementare ulteriormente il proprio bacino tra Academy, stadi, follower e influencer. Un periodo negli USA, significa anche avere l’opportunità di poter ridiscutere magari gli accordi con lo sponsor principale, Jeep, il cui contratto è in scadenza il prossimo giugno. Un accordo da 45 milioni l’anno da non lasciarsi sfuggire. E con Exor in prima linea, sicuramente la trattativa potrebbe esser condotta su un binario tranquillo.

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Juventus alla scoperta degli USA (La Presse, TVPlay)

La tournée americana per i bianconeri è fondamentale anche per la presenza delle Accademy sul territorio. Ebbene sì, la Juve può contare su delle proprie strutture in varie città americane: San Francisco, Los Angeles, Miami,  tra San Antonio, Houston, Boston, New York e Washington. Se a questo, si conta il fatto che ogni volta che i bianconeri giocano negli Stati Uniti, sono in molti a seguirla allo stadio, è normale che si opti per disputare determinate partite su quel territorio.

L’ultimo aspetto, ma non meno importante, è quello digitale. Qualche settimana fa, il club bianconero ha dichiarato di avere 152 milioni di follower considerando tutte le piattaforme. Gran parte di questi seguaci arrivano dall’estero e il numero più consistente è quello degli Stati Uniti, con dietro Brasile e Cina.

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