Royal Family, il prezzo del blasone. La Famiglia Reale ha sempre dovuto mantenere un certo decoro: Anna ha fatto la storia con una minigonna.
Anna, la sorella di Re Carlo III, è una delle donne che si è spesa di più per la stabilità della Corona. La Monarchia Inglese ha sempre avuto figure importanti da cui ripartire. Lei è una di queste, perchè ha sempre avuto il modo di porsi senza essere eccessivamente scolastica e oltremodo anacronistica. Ha rispettato il proprio tempo: una vita di attesa, ma anche di rilancio. Il motivo era il ruolo che aveva, per lei il protocollo era (e resta) importante ma non fondamentale.
L’etichetta non può annientare la persona. Lezione che ha imparato da suo fratello Carlo. O meglio da come lo hanno sempre trattato: l’uomo era in cima ai piani della Royal Family, ma spesso gli hanno tarpato le ali. Basta vedere quel che è successo con Camilla. Una relazione nell’ombra per anni, poi il riscatto (e i dubbi) dopo la morte di Lady Diana. Questo ha fatto capire ad Anna che non era ancora tempo di mettere in soffitta la propria personalità.
Anna, la rivoluzione in minigonna
La Principessa ha fatto quello che ogni donna avrebbe provato a fare: la rivoluzione, a partire dai costumi. Negli anni ’80 fu una delle prime a portare la minigonna, quando nel Regno si usava andare sempre vestiti in altro modo. Almeno sopra al ginocchio. Sia gonna che pantaloni, non esistevano – tanto per gli uomini quanto per le donne – altre misure. Lei ha sdoganato le minigonne nel Regno Unito. Quello altolocato.
Ha fatto parlare di sé rivoluzionando le tendenze. Solo per questo si merita una pagina di storia, le altre le ha scritte a modo suo ma la rivoluzione casual se la intesta senza problemi. La Corona vicino al popolo: questo il merito più grande attraverso le pieghe, tra modelli e concettualità differenti, di un destino apparentemente già segnato.
