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GAMBA: “ALLEGRI VUOLE LUKAKU PER LO SCUDETTO, MBAPPÈ RINNOVERÀ CON IL PSG”

Gamba calciomercato juventus lukaku

Emanuele Gamba, giornalista di Repubblica, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT.

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Il punto di Emanuele Gamba sul calciomercato della Juvnetus (Ansa Foto) – tvplay.it

“ALLEGRI VUOLE LUKAKU PER LO SCUDETTO” – “È indifferente chi comprerà Vlahovic, la Juventus ha già l’accordo con Lukaku e con il Chelsea, che ha detto sì a 37,5 milioni più bonus. Se vendi Vlahovic al PSG alle stesse cifre a cui lo venderesti al Chelsea non cambia nulla, era importante per la Juventus incassare un interesse del Chelsea per Vlahovic in modo da riaprire quella trattativa e dilazionare la scadenza del 4 agosto dove la Juventus ha l’esclusiva per Lukaku, dopo quel giorno il sì del Chelsea scadrà. Siamo però solo all’inizio, credo dipenderà da una questione tecnica, Pochettino inizialmente aveva detto no a Vlahovic, ora che ha valutato i suoi giocatori magari si sta rendendo conto che uno come Vlahovic gli può servire, oppure gli servirà qualcos’altro. La questione economica viene dopo rispetto al placet che deve dare Pochettino e che ancora non c’è, il Chelsea ha semplicemente aperto una porta, ma non si chiuderà tutto domani. La Juventus vuole provare a prendere Lukaku a prescindere dalle cessioni, Allegri ha detto a Giuntoli che se gli prende Lukaku si può vincere lo Scudetto, l’obiettivo è quello. Giuntoli deve prendere Lukaku, poi Allegri penserà al resto”.

“MBAPPE RINNOVERÀ COL PSG” – “Non è Mbappè che fa partire il domino, lui è al di sopra del domino, il PSG dovrà fare comunque un centravanti, Vlahovic è un nome, Kane un altro, attualmente c’è solo Ekitike. Il vice Mbappe potrebbe averlo già preso, come Dembele, ha fatto anche Asensio. Il PSG deve sostituire Messi non Mbappe. Il domino può dipendere da Kane al Bayern Monaco, allora lì si può partire. Poi dico che, secondo me, Mbappe rinnova con il PSG, con una clausola bassa da magari 100 milioni, ma accessibile”.

“SARRI MINACCIA DIMISSIONI, MA NON ARRIVERANNO” – “Tutte le priorità che le grandi avevano a inizio mercato le hanno ancora, solo il Milan forse ha risolto ancora certi problemi. Il Napoli non ha fatto il difensore, la Juventus deve vendere, l’Inter ha bisogno di portiere e attaccante e non li ha, la Roma ha bisogno di una punta e non ce l’ha. Questo significa due cose secondo me, c’è un problema di soldi, tutti spendendo solo dopo aver incassato. L’Atalanta ha avuto il coraggio di investire su Tourè prima di incassare per Hojlund. Il Milan si è preso dei rischi, non sappiamo se i giocatori che ha preso funzioneranno e, secondo me, però il coraggio del Milan merita di essere ripagato. Mi sembra poi strano che ci si accapigli per Morata o per Holm dello Spezia. C’è pochezza di idee nonostante gli ultimi due Scudetti siano stati vinti da squadre che hanno fatto scomesse, il Napoli con Kim e Kvaratskhelia, il Milan con i vari Tomori e Kalulu. Mi stupisce che nessuno voglia seguire questa linea, spero la segua l’Atalanta che continua ad avere voglia di rischiare. A me risulta che in casa Lazio Sarri sia molto arrabbiato, ma al tempo stesso mi risulta che le dimissioni per quanto minacciate non dovrebbero arrivare. Non c’è stato nessun equilibrio tra le richieste dell’allenatore e l’aziendalismo del presidente. Se prendi Sarri devi fargli anche un certo tipo di mercato, ci ha già provato la Juventus a farlo. Non si può passare da Zielinski a Zakharyan, Sarri giustamente ti dice che non può portare un giocatore giovane, che viene da un altro calcio, in Champions League, te lo fa, ma allora non vedi chiedergli nulla”.

“GIUNTOLI FARÀ IL SUO MERCATO DALL’ANNO PROSSIMO, ORA SEGUE ALLEGRI” –  “La proprietà si fida di Giuntoli, questa non sembrerebbe essere un’operazione alla Giuntoli, ci ha abituato ad altre operazioni. Però non tutti i posti sono uguali, bisogna capire perché va su Lukaku e non su un altro profilo, un suo pallino per esempio è David. Lui è arrivato a mercato impostato, con il rinnovo di Rabiot già fatto, Allegri confermato. In più la Juventus deve smaltire una mole debitoria importante, deve fare un plus di 120 milioni tra incasso e riduzione del monte ingaggi, Allegri poi è tecnico che è abituato a lottare per certi obiettivi; quindi, è arrivato cercando di perseguire certi obiettivi. Poi quando il tutto si sarà assestato Giuntoli potrà fare il mercato alla Giuntoli, oggi la Juventus ha 37 giocatori e potenzialmente siamo a 40, deve scendere a 22 perché non fa le coppe, se ne parla quindi l’anno prossimo. Quest’anno deve fare un altro tipo di lavoro e lo sta facendo con un uomo che ne sa di calcio come Allegri, che comunque si addosserà le colpe, perché è lui che sta indirizzando certi nomi. Non potrà ripetere gli ultimi campionati sia dal punto di vista del gioco che dei risultati”.

“ARABIA, QATAR ED EMIRATI NON SONO NELLO STESSO CALDERONE” – “Non si può mettere Arabia, Emirati e Qatar nello stesso cestino, sono paesi diversi e anche in competizione politica abbastanza pesante tra di loro, non sono alleati. Difficile immaginare un disegno comune che coinvolga i tre paesi più ricchi del Golfo. Non so se negli Emirati o in Qatar stiano pensando di rispondere alle mosse dell’Arabia Saudita, nei loro campionati hanno giocatori a fine carriera o di secondo piano, Gabbiadini è andato lì per esempio, ma nomi e ingaggi lontani dall’Arabia Saudita. Le squadre arabe puntano a vincere la Champions asiatica, Qatar ed Emirati invece puntano ad altro. Gli emiri del PSG poi hanno gli occhi addosso della UEFA, della FIFA; quindi, si stanno anche dando una regolata. Sul Manchester City c’è poco da dire, l’anno scorso ha preso l’attaccante migliore in circolazione, questa estate lavora per prendere uno dei migliori difensori in circolazione come Gvardiol, ormai la squadra c’è, andiamo noi e la Champions forse la vinciamo uguale. Il Newcastle sta facendo un lavoro forse più a step”.

“STIAMO CAPENDO MENO COME STA CAMBIANDO IL MERCATO” – “Ho visto una tabella con i colpi più costoso della sessione, mi sembra che il più vecchio abbia 22 anni, giocatori comprati dal PSG, dal Real Madrid, dal Liverpool. Il mercato sta diventando questo e in Italia lo stiamo capendo un po’ meno, non a caso cerchiamo i Lukaku e i Morata”.

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