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Addio a Toto Cotugno, la passione smisurata per il Milan e quel ricordo su Pirlo…

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Marco Di Nardo

Addio a Toto Cotugno che muore dopo aver compiuto il 7 luglio scorso 80 anni. Una perdita molto grave per l’Italia intera.

Lasciatemi cantare. con la chitarra in mano. Lasciatemi cantare, sono un italiano“, adesso toccherà solo agli italiani, ai nostalgici e soprattutto agli amanti della musica cantarla in qualsiasi momento e ricordare le note di quella bellissima canzone, che descrivevano un Paese e sancivano ulteriormente la bravura di un cantante come Toto Cotugno. Un grande della musica italiana che purtroppo oggi è morto all’età di 80 anni.

Ebbene sì, ha fatto in tempo a festeggiare il 7 luglio scorso solo il suo 80esimo compleanno, per poi dire addio al suo amato Paese e alla sua amata musica. Un grande artista, che negli anni ha incantato, emozionato, ispirato tutti coloro che avevano la sua stessa passione. Un addio straziante, soprattutto perché giunta da un momento all’altro, spiazzando tutti, proprio come un grande come lui sapeva e poteva fare.

Addio a Toto Cotugno, un grande appassionato del Milan

Toto Cotugno però non era solo un grande della musica, era anche un grandissimo amante del calcio e tifosissimo del Milan. Un amore viscerale nei confronti dei colori rossoneri che ha sempre seguito con costanza, dedizione e passione. A rivelare la sua fede verso questi colori fu lo stesso cantante nel 2015 in un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’: “Sono tifosissimo del Milan“.

Toto Cotugno ci lascia ad 80 anni (Ansa, TVPlay)

Parole importanti, chiare, che dimostravano proprio un certo legame verso una delle due squadre di Milano. Certo, in quell’occasione, Toto Cotugno parlò anche di essere un grande fan di Andrea Pirlo e di essersi dispiaciuto del suo addio. Insomma, un cantante tifoso ma anche un grande esperto di calcio. Difatti, in quell’occasione, dimostrò chiaramente quanto seguisse il suo amato Milan con costanza e come fosse forte il lui il senso di appartenenza a quei colori.

In quell’intervista Toto Cotugno dimostrò una particolare intolleranza contro la massiccia globalizzazione e la trasformazione del calcio moderno: “Mi dà fa­sti­dio ve­de­re le squa­dre ita­lia­ne con pochi ita­lia­ni in campo”. Un pensiero coerente con il suo modo di guardare il mondo e il suo modo di concepire la politica, ma di certo controcorrente rispetto a tutto ciò che ci circonda.

Dunque, l’Italia dice addio all’ennesimo grande uomo e artista che ha resto ulteriormente più affascinante e meraviglioso il Bel Paese dal punto di vista culturale in questi anni. Un addio che non passerà inosservato e soprattutto, un cantante, che rimarrà per sempre nei cuori degli italiani e non solo in quelli dei rossoneri.

Marco Di Nardo

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