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Coming out nel mondo del calcio: l’analisi in diretta fa riflettere

Il calcio non fa coming out

Coming out nel mondo del calcio: l’analisi in diretta fa riflettere. Si torna a discutere in questi giorni dell’omosessualità tra i giocatori

La questione dell’omosessualità è tornata d’attualità in questi ultimi giorni. Alcuni concetti espressi e discussi dall’ormai celeberrimo generale Roberto Vannacci, autore del libro ‘Il mondo al contrario‘, hanno coinvolto in pieno anche il mondo dello sport. Dai canoni di ‘italianità’ a cui secondo Vannacci non corrisponde Paola Egonu, stella della nazionale italiana di pallavolo, fino a quegli sportivi che decidono di fare coming out, cioè di dichiarare la propria omosessualità. Uno degli sport più conservatori da questo punto di vista è il calcio, in cui prevale da sempre il muro impenetrabile dell’omertà.

L’ultimo calciatore del campionato di Serie A ad aver svelato la propria omosessualità è stato Jakub Jankto, ventisettenne centrocampista ceko in forza al Cagliari di Claudio Ranieri. Per parlare dell’argomento ai microfoni di TvPlay è intervenuto in diretta uno dei calciatori più anticonformisti e originali, opinionista fisso della diretta Twitch. Si tratta per chi non lo avesse capito di Emiliano Viviano, trentasettenne portiere fiorentino che circa un mese fa ha deciso di tornare in Italia accettando l’offerta dell’Ascoli.

Coming out, le parole di Viviano fanno discutere tifosi e appassionati di calcio

L’ex numero uno di Fiorentina, Bologna e Sampdoria ha lasciato intendere con chiarezza come il mondo del pallone sia ancora troppo chiuso per affrontare nel modo giusto la questione dell’omosessualità e del relativo coming out: “Capisco che i giocatori ancora oggi facciano fatica a fare coming out. Sento delle frasi davvero fuori luogo su questo argomento, il 50-60% dei calciatori è di un’ignoranza incredibile”.

Viviano parla chiaro
Emiliano Viviano in diretta – TvPlay.it

Viviano in realtà non è il primo calciatore che assume una posizione simile. Lo stesso Antonio Cabrini, campione del mondo del 1982 con la Nazionale di Enzo Bearzot, ha espresso idee molto simili in merito all’omosessualità nel mondo del calcio e a una sorta di arretratezza in tutto l’ambiente. L’ex terzino della Juventus è anche andato oltre, prendendo di petto le frange più estreme del tifo italiano, reo di reagire con atteggiamenti beceri di fronte a un giocatore che si dichiara omosessuale.

Anche per questi motivi i giocatori nel nostro Paese faticano ad ammettere le proprie tendenze sessuali. Il terrore di finire isolati ed emarginati spingerebbe molti a fare finta di niente. La paura della reazione di colleghi, tifosi e dirigenti sarebbe alla base di determinati comportamenti.

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