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Juventus, Soulè e Kaio Jorge vanno al Frosinone: cosa non ha funzionato in bianconero

Kaio Jorge

Adesso è fatta davvero: Kaio Jorge e Soulè vanno al Frosinone. Ecco perché le cose potevano (e potranno) andare meglio di così.

Continua il lavoro di sfoltimento della Juventus per quanto riguarda la nuova stagione. Se nelle ultime settimane il tecnico Massimiliano Allegri aveva fatto notare come sarebbe stato opportuno dimezzare la rosa, specie senza competizione europea da giocare al giovedì, la dirigenza bianconera si sta muovendo giorno dopo giorno per garantire all’allenatore toscano un gruppo squadra certamente più snello.

Dopo le partenze di un discreto numero di esuberi, nella giornata di oggi, la Juventus avrebbe chiuso per altri due calciatori in uscita: Matias Soulè e Kaio Jorge, infatti, sono partiti entrambi in prestito, direzione Frosinone, per cercare di ritagliarsi uno spazio maggiore rispetto a quanto potessero fare in bianconero.

L’argentino pareva potersi trasferire al Sassuolo nella trattativa per Domenico Berardi, ma Dionisi ha preferito evitare, chiedendo alla Juventus Iling Junior, pallino, però, del mister bianconero.

Kaio male a Torino: il bilancio della sua avventura

Diverso, invece, il discorso relativo al brasiliano: Kaio Jorge, arrivato a Torino dopo una lunga telenovela che lo ha visto protagonista, con altre compagini italiane a contenderselo, non ha mai potuto dimostrare interamente il suo potenziale.

Kaio Jorge
Juventus, Soulè e Kaio Jorge vanno al Frosinone: cosa non ha funzionato in bianconero – (LaPresse, TvPlay)

Dopo aver siglato nove reti nella stagione 2019-20 con la casacca del Santos, si è confermato anche l’anno successivo, mettendo a segno otto reti e tre assist.

In Piemonte c’è arrivato per una cifra pari a 6,8 milioni di euro, non pochissimi se si pensa che il calciatore sarebbe andato via a parametro zero appena qualche mese dopo.

Dopo la prima gara in panchina e un problema muscolare che lo ha costretto ai box per cinque gare consecutive, ha iniziato a vedere il campo poco alla volta.

Al termine del girone d’andata, infatti, erano nove le gare nelle quali il centravanti brasiliano era subentrato, senza mai giocare titolare. Nella sua totalità, appena 113 minuti.

Poi, dopo ancora tanta panchina, la lesione del tendine rotuleo, infortunio simile a quello accaduto al tempo a Ronaldo il fenomeno, che l’ha tenuto fuori per sei mesi.

L’avventura in Ciociaria potrebbe farlo rinascere, permettendogli di ritrovare la fiducia in se stesso che dopo la brutta annata disputata nel nostro paese rischia di perdere per sempre.

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