Napoli-Lazio continua a far discutere anche gli ex giocatori partenopei che indicano nel francese il responsabile principale. Le parole dell’ex azzurro a Notizie.com.
Prima o poi una sconfitta sarebbe dovuta arrivare. L’anno scorso, arrivò in casa dell’Inter alla ripresa del campionato, con tanti punti di vantaggio e con un’immensa fiducia nei confronti della squadra. Nonostante ciò, le critiche furono immense e tutto si placò solo dopo il 5 a 1 a discapito della Juventus. In questo caso, con una sosta di quindici giorni per via delle Nazionali, tutto sarà molto più difficile da digerire.
C’è da cancellare soprattutto il brutto secondo tempo e una squadra che ha già perso quella splendida identità di gioco della passata stagione. Una squadra capace di mettere sotto chiunque, a prescindere dal blasone e dal suo modo di giocare. Un gruppo di calciatori che, mai come ieri sera, si sono dimostrati incapaci di trasformare in reali occasioni da gol almeno due o tre dei 22 tiri effettuati nell’arco dell’intera partita.
Perdere contro la Lazio può anche capitare ma dipende anche da come avviene la sconfitta. In merito a quanto accaduto ieri sera al ‘Maradona’, Notizie.com ha intervistato Salvatore Aronica che ha detto: “No, è una battuta d’arresto imprevedibile, soprattutto per quello che era il momento che stavano vivendo le due squadre. Nessuno immaginava una sconfitta del genere, davanti ai propri tifosi, che hanno riempito lo stadio con la solita grande voglia”.
In effetti, nella seconda parte di gara, gli azzurri avrebbe dovuto e potuto fare qualcosa in più. Per farlo, forse avrebbero dovuto avere un tecnico capace di guidarli meglio. Sotto questo aspetto, Aronica ha un pensiero molto chiaro: “La Serie A resta impronosticabile, ogni 90 minuti può succedere di tutto. Sarri ha organizzato una gara perfetta, a mio avviso è stato agevolato anche da qualche errore di Garcia. Parlo dei cambi e della gestione della partita, alcune cose non mi hanno convinto troppo“.
Indubbiamente, sedere sulla panchina della squadra campione d’Italia non semplice. Si vive di continui parallelismi e non è piacevole. Anche su questo argomento, l’ex azzurro ha un suo pensiero: “Tutte queste vicissitudini erano prevedibili, non è facile quando si cambia un allenatore che ha inciso tanto come Spalletti, che ha vinto lo Scudetto dopo tutti questi anni. Io, fossi in Garcia, ripartirei dagli interpreti e da ciò che ha fatto l’ex tecnico. Poi, certo, vanno aggiunti i propri concetti e le proprie idee. Ma l’impronta da seguire deve essere quella dell’anno scorso, ha permesso al Napoli di trionfare“.
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