Processo Juventus, che attacco alla Figc: la bordata in diretta. La Corte di Cassazione ha deliberato lo spostamento del processo penale a Roma
La Juventus ha fatto segnare un punto a favore nel processo ai suoi danni istruito dalla Procura della Repubblica di Torino. La Corte di Cassazione ha infatti accolto l’istanza dei legali del club bianconero consistente nella richiesta di spostare la sede del dibattimento da Torino a Roma. Un verdetto che la società piemontese ha accolto con una certa soddisfazione. Va detto però che non si tratta di una vittoria di merito, ma di metodo. Resta il fatto che i tempi della celebrazione del processo sono destinati a slittare di molto, a vantaggio della difesa rispetto all’accusa.
Per approfondire il tema di cui si dibatte in queste ultime ore, soprattutto negli ambienti vicini alla Juventus, nel corso della diretta di TvPlay è intervenuto l’avvocato Paco D’Onofrio, esperto di diritto sportivo. “Quando si svolge un processo solo una può essere la procura competente. Ma quando partono le indagini non si sa quale sia. A volte è facile capirlo – ha sottolineato illegale -, ma quando ci sono azioni che possono riguardare più territori subentra il problema. In questo caso è stato detto che non si guarda alla sede legale della società ma alla sede della piattaforma, quella del calciomercato, che ha sede a Roma”.
Processo Juventus, sotto accusa la Figc: “Sono stati poco prudenti”. Tifosi senza parole
L’avvocato D’Onofrio ha inoltre sottolineato la mancanza di prudenza e attenzione ai dettagli da parte della Federazione, che su un filone del processo ha condannato la Juventus mentre sulla cosiddetta manovra stipendi ha accettato il patteggiamento che ha messo la parola fine sul processo sportivo. Secondo D’Onofrio anche la questione delle presunte plusvalenze fasulle andava trattata con maggiore attenzione dagli organi della giustizia sportiva.
“La procura FIGC ha preso quasi interamente l’impostazione di quella della procura di Torino. Su questo bisognava essere più prudenti anche perchè una prima smentita c’era già stata. Il caso Orsolini era una di quelle trattative che la procura di Torino considerava non regolare. Quella vicenda poi fu mandata a Bologna e nel corso dell’estate il tribunale di Bologna ha stabilito l’innocenza di tutti i soggetti coinvolti nella vicenda e che il fatto era giuridicamente irrilevante. Può capitare che quando un elemento passa da un tribunale ad un altro ci siano oscillazioni”. La Juventus può tirare un primo sospiro di sollievo.
