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Nazionale, si candida anche lui: il messaggio per mettere in difficoltà Spalletti

Spalletti

Luciano Spalletti avrà lavoro da fare: ecco un nuovo candidato in squadra, direttamente dalle parole del calciatore. Cosa farà adesso?

L’arrivo di Spalletti in nazionale è coinciso con una piccola rivoluzione: via calciatori come Bonucci e Acerbi, non arruolabili per il Mondiale 2026, obiettivo primario della selezione.

Ma fuori dal progetto anche calciatori come Jorginho e Verratti, sebbene pare che sia stato quest’ultimo a dire “No” alla convocazione del tecnico di Certaldo.

Il segnale finale, in controtendenza con quelli sopracitati, invece, lo ha dato con Ciro Immobile: il centravanti in forza alla Lazio, infatti, ha ricevuto la fascia da capitano per un discorso relativo all’anzianità e alle gare disputate. Una scelta impopolare, viste le tantissime critiche ricevute, che però ha trovato d’accordo anche alcuni addetti ai lavori.

Spalletti è stato chiaro sui ruoli, ma qualcuno si candida

Fra le varie grande che il mister fresco campione d’Italia con il Napoli deve risolvere c’è quella legata al portiere.

Spalletti
Nazionale, si candida anche lui: il messaggio per mettere in difficoltà Spalletti – (LaPresse, TvPlay)

Dopo i fischi a Donnarumma, arrivati a Milano dalla sponda rossonera della città, il mister è stato molto chiaro nelle sue riflessioni, prima smentendo le parole di Frattesi, in difesa dell’estremo difensore, dicendo: Siamo privilegiati, se fischiano è perché non ci siamo meritati gli applausi. Uno nella personalità che ha non va a reagire mai: a volte si può reagire con gli atteggiamenti, altre volte con le parole. Altre volte ancora si sta zitti e si va a lavorare ancora meglio. Noi abbiamo il dovere di comportarci come professionisti, non come bambini viziati. Si sta zitti“.

Poi, però, sulla titolarità era stato più che deciso: “Donnarumma sarà titolare – aveva chiarito prima della gara interna con l’Ucraina e così è stato – Il portiere paga sempre carissimo i suoi errori. Poi a lui non viene perdonato di essere un ragazzo prodigio. Quando qualcuno brucia le tappe, viene aspettato al varco. Ma bisogna avere rispetto per il talento, quando ti viene donato, e curarlo con professionalità. Altrimenti diventa presunzione”.

E se sulla titolarità di Donnarumma non ci sono dubbi, al momento l’Italia non ha mai avuto un parco portieri così affollato: dietro di lui c’è Vicario, titolarissimo del Tottenham che ha costretto Lloris alla panchina, Provedel, numero uno della Lazio che lo scorso anno ha collezionato un numero surreale di cleen sheet, e anche Meret, estremo difensore campione d’Italia con il Napoli.

Come se quattro non fossero già abbastanza, prova a candidarsi pesantemente anche Marco Silvestri, portiere dell’Udinese. Quest’ultimo in un intervista a Lega Serie A ha detto:La Nazionale è sempre un mio obiettivo. Quando non avrò più questo obiettivo vorrà dire che devo smettere. Gioco e mi alleno per l’Udinese, ma anche per essere chiamato in Nazionale. C’è un nuovo CT che ha già dato dimostrazione di convocare i ragazzi in forma, quindi devo dimostrare in campo di meritarlo”

E vedremo, allora, se Luciano Spalletti gli concederà un po’ di spazio, accorgendosi di lui, oppure se il numero uno ex Verona dovrà ancora fare gavetta prima di arrivare ad esaudire il grande sogno.

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