Il Napoli a Genova è stato salvato dagli “italiani” Raspadori e Politano: contro i rossoblu è scoppiato il caso Kvaratskhelia
La Lazio prima della sosta il primo campanello d’allarme in casa Napoli che ieri sera non è andato oltre il 2-2 contro il Genoa. Un pari arrivato in rimonta, con gli azzurri in doppio svantaggio e capaci di agguantare il pareggio evitando così un’altra figuraccia.
A togliere le castagne dal fuoco a Rudi Garcia ed evitare i primi processi al tecnico francese, ci hanno pensato gli “italiani” del gruppo, i due tornati dall’Italia rinvigoriti probabilmente dall’aver incontrato nuovamente Spalletti con cui hanno condiviso lo storico tricolore qualche mese fa.
Il riferimento non può non andare a Giacomo Raspadori e Matteo Politano, autori, rispettivamente, del primo e secondo gol azzurro. Entrambi subentrati dalla panchina, hanno dato la scossa al gruppo azzurro e ridato vita ad una squadra che per larghi tratti non è sembrata nemmeno lontana parente della formazione ammirata la scorsa stagione. Di certo c’è che Raspadori ha dimostrato di poter avere un ruolo in questo Napoli; schierato da trequartista nel 4-2-3-1 alle spalle di Osimhen, l’ex Sassuolo tra le linee è riuscito ad essere pericoloso sfruttando appieno anche l’assist di Cajuste per il primo gol stagionale.
Una certezza che merita sempre più spazio Giacomo Raspadori, un punto fermo dall’arrivo di Garcia è invece Matteo Politano; subentrato a gara in corso per i postumi di un infortunio occorso in nazionale, l’esterno ha realizzato un gol di pregevole fattura su assist di Zielinski, con un tiro al volo che ha fissato il punteggio sul 2-2.
E Garcia potrebbe ripartire proprio da loro due, dagli “italiani” del gruppo per ricompattare lo spogliatoio e trovare nuove soluzioni in vista delle prossime gare; l’esordio in Champions League contro il Braga e la sfida contro il Bologna del prossimo turno sono già decisive per gli azzurri e, probabilmente, per le sorti di Rudi Garcia.
Il tecnico francese, intanto, deve affrontare un piccolo problema che si è creato nello spogliatoio azzurro; ieri, all’uscita dal campo nei minuti finali del match, Kvaratskhelia si è lasciato andare ad un gesto in aperta polemica nei confronti dell’allenatore che aveva spedito in campo Zerbin al suo posto.
Un malessere di fondo, probabilmente dettato dalle ultime prestazioni sottotono dell’esterno georgiano; recuperare il 77 azzurro è quasi prioritario considerato come la qualità e la tecnica del ragazzo siano fondamentali per le sorti del Napoli. Già da Braga servirà un altro Napoli e, soprattutto, un altro Kvara.
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