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Milan, Enrico Silvestrin spara a zero su Pioli: “Un talebano inadeguato alla panchina rossonera”

Enrico Silvestrin intervista

Enrico Silvestrin ha le idee molto chiare sui problemi del Milan, che identifica soprattutto in Stefano Pioli, criticato aspramente.

La sconfitta nel derby di sabato da parte del Milan ha toccato diversi nervi scoperti nell’ambiente rossonero. Un concentrato di tutte le preoccupazioni che attanagliano i tifosi rossoneri è racchiuso in quest’intervista ad un milanista doc del mondo dello spettacolo, Enrico Silvestrin, speaker radiofonico, conduttore tv, attore e ora divulgatore musicale dal suo canale Twitch.

Come giudichi questa debacle del Milan nel derby?

Male. Malissimo. L’ho vissuta molto male perché con una squadra sicuramente rinforzata e con quattro derby consecutivi a fare tesoro, tutto mi aspettavo tranne perderlo nel peggiore dei modi, con le stesse modalità e dopo tutte le indicazioni possibili per prendere delle contromisure. Con un assetto tattico folle.

In che senso “folle”?

Che sarebbe stato folle con qualsiasi squadra e in effetti lo è stato abbastanza anche contro Bologna e Torino, con la differenza che però non avevamo di fronte l’Inter.

Quindi il club ha sbagliato a riconfermarlo in panchina?

Secondo me sì. Io avrei optato per il ripulisti, nel senso che il responsabile dello scorso anno non può essere stato unicamente Maldini, né tantomeno Massara, ma a livello tecnico era evidente. Come si sia arrivati alla riconferma è una cosa che sa la società, con questa sorta di “tutoraggio” di Furlani, però poi l’assetto di gioco e gli schemi della squadra li fa Pioli.

Quindi un po’ te lo aspettavi?

No no, anzi. Mi aspettavo una partita aperta in cui una squadra più forte riuscisse a ottimizzare e rendersi pericolosa facendo gioco. Non mi aspettavo un talebano che continua a utilizzare il Milan per scopi personali quando il Milan non è roba sua. E la cosa che mi ha fatto più imbestialire sono state le dichiarazioni del post partita, che sono state la dimostrazione di un personaggio che non è degno della nostra storia.

Quale dichiarazione in particolare?

Non chiedere scusa è quanto di più grave si possa fare quando hai delle responsabilità giganti. Buttarla sull’intenzionalità non significa assolutamente nulla, perché nessuna perde volutamente a meno che non si sia venduta la partita e non è questo il caso. Quindi pare che poi Cardinale lo volesse licenziare subito dopo la partita e che l’intercessione di Furlani abbia permesso di mantenerlo in sella.

Quindi questa cosa è successa davvero… 

Io ieri aspettavo la conferenza stampa perché in base alle sue dichiarazioni si sarebbe capito se questa fosse una fake news o no. E dalle dichiarazioni si è capito che era vero, perché lui ha fatto una retromarcia piuttosto netta, non ha usato la parola “scuse”, ma si è praticamente auto-crocifisso dicendo “sono il tecnico che ha perso più derby in un anno solare” e elencato i suoi record negativi. Dicendo di essere particolarmente rammaricato, quindi già più in linea con una comunicazione statunitense.

Ieri c’è stato anche il ritorno di Ibrahimovic a Milanello.

Credo sia arrivato abbastanza spontaneamente, ma anche se non fosse stato così devo dire che Pioli si è dimostrato completamente inadeguato a questa panchina e onestamente ero per l’esonero immediato, così come evidentemente Cardinale. Nella possibilità che fossero andati all’esonero immagino abbiano già un “piano b”. Adesso siamo a tre punti dalla vetta e davanti a un bivio, ma se andiamo avanti con Pioli l’esito lo sappiamo già.

Prospettive future e “piano b”

Quindi Pioli via senza se e senza ma?

Cambiare può portare a raddrizzare la situazione, il punto è che lui pensa di poter battere chiunque con la tattica, però con una tattica unica. Scellerata peraltro. Perché Pioli non è uno che inventa tattiche è uno che le copia. Il terzino che si accentra l’ha preso in prestito da Guardiola, solo che lui lo fa con Stones, non con Calabria, che non ha proprio le qualità per stare lì. Mentre lo fa allarga i due centrali invece che stringerli e li fa salire fino a centrocampo, quindi noi abbiamo preso delle imbarcate perché avevamo Thiaw e Kjaer che sono giocatori lenti e stavano a centrocampo, con uno sempre costretto a inseguire.

Nel derby pensi che le responsabilità siano state solo sue

Oltre agli errori dei singoli, che ovviamente possono esserci, è stata una partita condotta in maniera scellerata, con una costruzione dal basso totalmente sterile. I “famosi 4 minuti” che lui ha rimarcato sono stati 4 minuti di sterilità fatta di passaggi tra Maignan, Kjaer, Krunic e Thiaw. In più bisogna capire che succede anche con la gestione degli altri giocatori… stasera abolito Musah costato 20 milioni e mai schierato perché gioca Pobega. In più toglie due uomini di qualità come Pulisic e Reijnders, boh…

Quindi come la vedi per stasera col Newcastle?

Io penso che se stasera lui floppa va via. Dopo le dichiarazioni dell’altra sera è in bilico, perché quelle parole sono state la sua condanna. Con una proprietà statunitense tu non puoi permetterti di parlare così, perché il tifoso viene visto come un cliente, la cui soddisfazione viene prima di tutto. Non è come aver trovato il pelo nel piatto e non aver chiesto scusa, è averti rovesciato tutto il pasto addosso, averti anche ustionato e non chiedere scusa per loro è intollerabile. Infatti è servita la mediazione di un italiano, perché Cardinale lo avrebbe mandato via su due piedi, come ha fatto con Maldini, per la stessa insubordinazione. Per un anglosassone sei quello che dichiari, sei la tua persona pubblica, quindi quello che lui ha fatto è stato offensivo.

E i tifosi secondo te che pensano?

Credo che anche nel rapporto con la tifoseria organizzata anche si sia rovinato. L’altra non ne parliamo… la tifoseria “non organizzata” non lo vuole più vedere da tempo.

Stefano Pioli, Milan. (lapresse-tvplay)
Stefano Pioli, Milan. (lapresse-tvplay)

Certo, per qualcuno leggere tutto questo può sembrare assurdo dopo soltanto quattro partite con tre vittorie e una sconfitta. 

Credo che questa stagione sia già potenzialmente “rotta”, nonostante le tre vittorie. Bisogna vedere quali strascichi avrà tutto questo soprattutto per gli errori tattici macroscopici fatti, che venivano fatti non solo l’anno scorso ma anche in queste prime partite anche se abbiamo avuto un esito diverso. Quindi io non so se lui sia proprio in grado di potersi correggere tatticamente e diventare un allenatore che non è. Pioli è un buon traghettatore, un mister da medio-basso cabotaggio che era fondamentalmente da dove lui ci ha presi dopo il 5:0 con l’Atalanta.

Nemmeno lo Scudetto ti fa non dico ricredere, ma sorgere un dubbio?

Non è assolutamente un allenatore che possa arrivare a certi livelli. In più è un allenatore che vincendo, non essendo la vittoria la sua dimensione, si è montato la testa in maniera molto grave e ha permesso anche all’ambiente di montarsi la testa. Perché fu una vittoria arrivata in anticipo rispetto alle tempistiche di sviluppo. Non a caso Tonali lo disse alla seconda di campionato l’anno scorso “C’è qualcuno che sta ancora sul pullman“. Ha lontane radici tutto questo. L’anno scorso non ha proprio giocato a pallone. C’era la catapulta su Leao che poi la dava a Giroud e finiva il discorso. Quest’anno sta provando a fare cose nuove, ma se non hai idea di come si difende e lui non è un allenatore che si sa difendere, oltre che in Italia non vinci i campionati senza saper difendere.

Cosa immagini quindi per il futuro? 

Io stasera non so cosa succederà, sono francamente terrorizzato dal fatto che si continui ad andare avanti con lui. Le responsabilità però sono anche della società che secondo me ha tenuto Pioli per non destabilizzare troppo l’ambiente. Hanno pensato di poterlo governare, di fare un piano condiviso, ma poi purtroppo la tattica la fa lui. È stato un azzardo troppo grande, cambiando ora dopo una brutta partita anche se ha fatto molto male, siamo ancora in tempo per vincere e qualificarci in Champions.

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