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SILVESTRIN: “PIOLI E’ FUORI DALLA REALTA’. NON E’ DA MILAN”

pioli

Enrico Silvestrin è intervenuto ai microfoni di TvPlay per parlare del momento del Milan

pioli

“MILAN, VEDO MOLTA CONFUSIONE” – “Abbiamo giocato meglio rispetto alla partita non giocata del derby. La manovra del Milan è arrembante ma raramente bene organizzata. Le opportunità di gol sono sempre ridotte per la punta centrale. Abbiamo avuto più occasioni con gli altri giocatori. Mi dà sempre idea di confusione. Vedo sempre tanto rumore per nulla. Mi ha lasciato perplesso la panchina di Reijnders. Ho visto bene Chukwueze. Vedo bene Loftus Cheek, determinante per gli equilibri. Avrei voluto vedere Musah. Pobega mai realmente efficace. Mi aspettavo Okafor con quel Leao, anche per caratteristiche tecniche.  In questa partita dovevi avere chi salta l’uomo. Sono due punti persi. Dopo un derby perso in quella maniera con quel Newcastle meno pericoloso di quanto si pensava tre punti bisognava farli. Siamo in una condiziona particolare”.

“AVREI RIMOSSO PIOLI DOPO IL DERBY” – “Avrei rimosso Pioli dopo il Derby. Avrei pensato gli facessero giocare ieri per poi separarsi ma vedo che non succede. Non credo sia adatto per il progetto. Credo sia un ciclo finito. Mostra limiti palesi per questo tipo di livello per come la vedo io. La società la pensa diversamente.” 

“PIOLI FUORI DALLA REALTA’.  MILAN NON E’ IL SUO STATUS” – “Fatico a capire perché si siano investiti 20 milioni su Musah. E’ un ottimo investimento, ma hai rinforzato ancora il centrocampo e ancora ad oggi il ruolo di Kessie non è stato comunque realmente coperto e giochi con Krunic. Solo parzialmente da Loftus Cheek. Abbiamo due posizioni deboli, terzino destro e vertice basso di centrocampo. Quei soldi andavano investiti su un attaccante, anche se voglio bene a Giroud. Ieri abbiamo sprecato tantissimo. E’ un serio problema di carattere di questa squadra. Vedo atteggiamenti infantili, la squadra ha bisogno di crescere. Serve un allenatore che dia quella mentalità e plasmi giocatori cattivi e cinici. Il Milan ha bisogno di un allenatore di livello proporzionale all’ambizione. Credo Pioli sia allenatore da classifica medio – alta. Non è il suo status. E’ riuscito a vincere ma non è un vincente. C’è differenza tra essere vincitori e vincenti. Suppongo la sua parentesi finirà quest’anno. Non mi auguro resti il prossimo anno e non lo penso. Non credo avrà mai più una squadra del lignaggio del Milan. Non è la sua dimensione. Non andrà ad allenare squadra importante. E’ allenatore da Udinese o Fiorentina, quello che era il suo mondo e il nostro mondo quando lui ci ha preso. Pioli è fuori dalla realtà. Continua in maniera talebana ad imporre una sua idea. Quella di volere avere anche una rivincita con Inzaghi facendo sempre gli stessi errori, non capendo che serve giocare in modo diversa. Ce le farà perdere tutte le partite contro l’Inter. E’ un problema di atteggiamento e tattico. Contro l’Inter non puoi giocare in quella maniera. Inzaghi dà quadratezza. E’ folle giocare in quel modo con Kjaer e Thiaw, ed è folle non placare certi nervosismi, come Theo o Tomori. Sono situazioni figlie di scarsa educazione data ai giocatori. Anche il fatto che Leao non abbia lo sguardo cattivo. Non mi sembra un valorizzatore del mercato. Nelle difficoltà si appella ai giocatori fidati. Quest’anno il mercato è stato fatto con la sua supervisione. Mi aspettavo gestione diversa delle forze.  Il Milan deve essere equilibrio tra tifoseria, squadra, società. Quest’anno Pioli ha avuto più fiducia, anche un po’ a sorpresa”. 

“POSTUMI DEL DERBY, ECCO COSA MI SPAVENTA” – “Nelle prime tre partite c’erano stati dei miglioramenti, anche se con dei rischi. Il primo tempo con la Roma è stata la miglior partita. Al derby ero fiducioso, pensavo avesse fatto tesoro del passato. Abbiamo visto disfarsi tutto. Non mi spaventa l’impatto sulla tifoseria. Mi spaventa che la squadra si trovi sfiduciata dall’allenatore perché seguendo l’allenatore perde e perde male.” 

“LEAO NON PUO’ GODERE DI PROTEZIONE COSTANTE” – “Reijnders è imprescindibile. E’ l’unico che detta il passaggio. Gli altri si girano dietro, lui no. Leao non deve godere di protezione costante. Ieri è stato dato il segnale che sia intoccabile nonostante fosse il peggiore in campo. Pobega non dà qualità aggiunta”. 

“AL POSTO DI PIOLI MI PIACEREBBE CONTE” – “Chi vorrei al posto di Pioli? Se hanno deciso questa strada è bene che continuino. Decidono loro che sono uomini di campo. A me piacerebbe Conte. Pioli è carente nel creare la mentalità. Non è un condottiero. Non plasma i giocatori. Il suo confort è il gioco. Il problema è che quando latita la squadra si sfalda. Conte è meno funambolico come dettami ma ti sa compattare e creare mentalità. Dopo uno o due anni lascia le macerie, ma anche ottimi strascichi per chi viene dopo. Ne sanno qualcosa Juve e Inter. Ti tira fuori il massimo, va via, ma quella roba resta. L’Inter di Inzaghi è figlia di quella di Conte”. 

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