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Il retroscena sull’Italia di Lippi: ecco cosa disse Napolitano prima della finale del 2006

Napolitano con la bandiera italiana

Napolitano e l’Italia di Lippi: ecco l’aneddoto dell’ex Presidente della Repubblica sul Mondiale del 2006.

Nella giornata di venerdì 22 settembre 2023 si è spento l’ex presidente della Repubblica, eletto per ben due volte, Giorgio Napolitano all’età di 98 anni.

A collegare il capo dello stato al calcio, però, ci pensa un aneddoto divertente, che permette allo stesso tempo di realizzare quanto quest’ultimo fosse una figura carismatica all’interno del nostro paese.

Napolitano e quell’aneddoto al Mondiale 2006

Ai microfoni di Notizie.com, infatti, Antonello Valentini, ex direttore generale della FIGC, ha raccontato un episodio in particolare della nazionale italiana legata a Giorgio Napolitano.

Giorgio Napolitano, ex Presidente della Repubblica italiana (LaPresse) TvPlay.it

Significative le parole del dg: “Napolitano ci fu molto vicino ai Mondiali. Venne a Berlino per la finale, decidendo di passare a salutare la squadra prima della partita – racconta – Quindi senza aver vinto nulla, ma questo vuol dire che la finale era già un ottimo risultato. Al termine della partita scese negli spogliatoi, ma con molta discrezione e un po’ forzato da noi perché il presidente era molto schivo e non voleva togliere la scena ai giocatori, all’allenatore, allo staff, a chi aveva sul campo vinto il Mondiale, per congratularsi con tutti”.

Quindi continua: “E poi qualche giorno dopo, al rientro in Italia, ci fu una bellissima udienza per la squadra, per tutta la delegazione al Quirinale.

Anche lì, a distanza di tanti anni dall’ultimo Mondiale, Napolitano volle fare i complimenti alla Federazione, all’organizzazione, ma soprattutto a chi sul campo aveva conquistato il quarto titolo”.

Quindi l’aneddoto: “Scherzò molto con Buffon, al quale la squadra poi delegò il compito di fare il discorso al Quirinale, ma erano più discorsi improntati alla scaramanzia”.

L’ex Direttore Generale ha parlato anche della sua importanza nella finalissima, confrontata poi a ciò che fece Pertini nel 1982: “ I ragazzi erano molto giovani. Ricordavano, ma non conoscevano perfettamente le vicende del 1982 quando Pertini andò a Madrid a celebrare la vittoria del 1982. Apprezzarono molto l’arrivo di Napolitano”.

Prosegue Valentini: “Lo sapevano già dal giorno prima, però certamente fu un motivo di grande carica per la squadra. Quando scendemmo in campo aveva già incontrato rapidamente Napolitano per un saluto e il tradizionale in bocca al lupo. Quindi certamente la sua presenza, come quella di Pertini a Madrid, fu in quel momento un’ulteriore spinta a vincere la Coppa del Mondo che mancava da diversi anni“.

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