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VOLPI: “CASSANO ERA UN FENOMENO. OGGI NON C’È PIÙ GENTE COSÌ IN SERIE A”

Sergio Volpi, ex calciatore di Serie A. (ansa-tvplay)

L’ex calciatore di Sampdoria, Bologna e Piacenza, nonché “figurina introvabile”, Sergio Volpi è intervenuto ai microfoni di TvPlay.it

“CASSANO ERA UN FENOMENO” Gli ho visto fare cose con la palla da fuoriclasse, c’è poco da dire su di lui come giocatore. Ha fatto vedere molto meno di quello che poteva. Da 0 a 10 la classe era da 10, poi ha dimostrato 6.5 del suo valore. Non dico che avrebbe potuto vincere il Pallone d’Oro, ma andarci vicino sì. Nell’annata in cui siamo stati compagni di squadra a Genova si è sempre comportato molto bene. A parte un po’ quell’espulsione per aver fatto le corna all’arbitro. 

“LA STORIA DELLE FIGURINE INTROVABILI NELLE GOMME”Mi fa ridere ancora molto, ogni tanto qualcuno che incontro me lo ricorda. Finché non devo pagargli il conto del dentista va bene così.

 “LA NUOVA VITA IN ECCELLENZA”Alleno una squadra in provincia di Piacenza, in eccellenza, possiamo fare bene quest’anno. Mi diverto così. Nel calcio dilettantistico penso che sia più importante scaricarsi dalla tensione e vivere la passione dei ragazzi. L’allenatore con cui mi sono trovato meglio è stato su tutti Novellino, perché ci ho passato una vita insieme, ma non solo. Ho avuto altri allenatori molto preparati come Lucescu, ma ho avuto anche la fortuna di conoscere Corrado Orrico, allenatori “vecchio stampo” ma che ti insegnano veramente il calcio e i valori di questo sport. Non è il loro primo lavoro, quindi lo fanno con entusiasmo e divertimento. Bisogna quindi capire anche il momento di dire o far fare certe cose. 

“POSSIBILITÀ DI UNA NUOVA SCALATA ECCELLENZA-SERIE A TIPO JUNIOR MESSIAS” – Molto difficile ambire a certi palcoscenici, però ci sono giocatori forti che potrebbero fare qualcosa in più. Non dico Serie A, ma magari un’avventura in Lega Pro ci potrebbe stare. 

Sergio Volpi, ex calciatore di Serie A. (ansa-tvplay)
Sergio Volpi, ex calciatore di Serie A. (ansa-tvplay)

“LA FORZA DELLA SAMPDORIA”La situazione della Sampdoria non era facile già dallo scorso anno come si leggeva sui giornali col rischio fallimento. Però c’è sempre stato l’entusiasmo dei tifosi, sono stato a Genova più volte durante lo scorso campionato e l’ho visto. I ragazzi della gradinata non hanno mai mollato di un centimetro, questo per la nuova proprietà deve essere uno stimolo in più per fare bene. È dura ripartire per poter vincere il campionato e tornare in Serie A e le difficoltà sono normali, col lavoro di Pirlo penso possano puntare ai playoff e giocarsi la promozione. 

“IL MIGLIOR CENTROCAMPISTA ITALIANO IN QUESTO MOMENTO”Barella penso sia il giocatore italiano a centrocampo più forte.

“DIFFERENZE TRA IL CALCIO DI IERI E OGGI”Paragoni coi giocatori dei miei tempi sono difficili, il calcio è cambiato e non penso che i calciatori di questo periodo siano del livello tecnico di quelli della mia epoca, che invece erano molto più forti. Non vedo più giocatori tipo quelli dei miei tempi, ad esempio non vedo un Totti, un Del Piero, ma anche dei Nesta, Cannavaro o Pirlo. 

“IL CENTROCAMPISTA PIÙ FORTE AFFRONTATO”Ci sarebbe da fare un elenco… Da Pirlo a De Rossi, sono tanti. Ho avuto la fortuna di giocare contro Deschamps, ma anche Boban, Kakà…

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