Il conduttore Fabio Fazio ha parlato della prossima stagione di Che Tempo Che Fa e dei suoi nuovi compensi: cosa ha detto.
Domenica prossima, 15 ottobre, torna in tv lo storico talk Che Tempo Che Fa, che per la prima volta approda sul Nove, canale in chiaro della piattaforma Discovery+. Al timone, come sempre, Fabio Fazio, che sarà accompagnato da Filippa Lagerback e Luciana Littizzetto. Confermatissimi anche altri volti storici della trasmissione degli ultimi anni, come Nino Frassica.
La versione di Fabio Fazio
Nel corso di un’intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, Fabio Fazio ha parlato del suo addio alla Rai e della nuova avventura in Discovery+. Il conduttore di Che Tempo Che Fa ha spiegato come è maturato l’addio a Viale Mazzini, rompendo anche il silenzio sui suoi compensi, tema molto dibattuto quando era in Rai. Ha raccontato: “Perché ho lasciato la Rai? È come se uno ti dicesse che non ti rinnova l’affitto di casa: o dormi per strada; o vai a cercare un’altra casa. Non me ne sono andato di nascosto. Ho avuto un’offerta importante ed entusiasmante da Warner Bros Discovery, un gruppo che mi cercava da sei anni. […] Non sono scappato di nascosto col favore dell’oscurità. Semplicemente non si è fatto vivo nessuno e dunque ho capito che la storia finiva lì. […] Non dirò mai nulla contro la Rai, dopo tanto tempo passato non a mangiare nel piatto ma a cucinare quel piatto. È chiaro che questo lavoro si fa se si è voluti, e se si è utili”.
Visualizza questo post su Instagram
Fabio Fazio ha poi continuato parlato del presunto appoggio di cui avrebbe goduto negli anni: “Se fossi organico al Pd o a chiunque altro sicuramente sarei ancora in Rai”. Sulle accuse di vittimismo, il conduttore si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: “Non c’è una sola affermazione in cui faccio il martire. Ho detto che vado in un’azienda in cui mi sento benvoluto, a fare un lavoro ben pagato”. Infine ha chiosato: “Quanto guadagno a Discovery? L’aspetto meraviglioso di lavorare nel privato è poter rispondere a questa domanda: fatti miei”.
