L’avventura di Cristiano Ronaldo in Arabia Saudita sembra non sia stata fatta come canto del cigno: e adesso CR7 pensa al record assoluto.
Quando Ronaldo ha deciso di trasferirsi in Arabia Saudita per giocare nell’Al-Nassr, quasi nessuno ha trovato la sua scelta sensata, andando anzi a criticarlo aspramente per aver “concluso anticipatamente” la sua carriera da alti livelli.
In pochi avrebbe potuto immaginare che qualche mese dopo il calcio saudita avrebbe iniziato a sperperare denaro a destra e manca portando in Pro League circa 50 giocatori.
CR7 non lascia ma pensa a raddoppiare: la decisione storica
Questa mossa, onestamente parlando, ha reso la scelta del campione portoghese di tutt’altra fattura, arrivando così ad alzare la competitività di un campionato che sembrava non avere storia con l’arrivo dell’asso di Madeira in terra araba.

E proprio per questa ragione dopo nove giornate il club gialloblu sta andando bene, ma non riesce a dominare il torneo: a fronte di sei vittorie, un solo pareggio e due ko, la squadra di Ronaldo e terza in classifica con 19 punti totali.
Primissima con nove vittorie e due pareggi c’è l’Al-Hilal di Bono, Koulibaly, Neves, Milinkovic Savic, Malcom e Mitrovic. Dietro, con 22 punti, l’Al-Tawon, che oltre Musa Barrow (tre gol fin qui) non ha calciatori da sottolineare.
Se, però, sono tanti i campioni presenti nel campionato, la stella in assoluto resta proprio Cristiano Ronaldo: il numero sette portoghese, infatti, secondo quanto riportato dal Daily Mail, non ha alcuna intenzione di fermarsi alla naturale scadenza del contratto.
Pare, quindi, che l’attaccante stia trattando con il club arabo per prolungare fino al 2027. L’obiettivo? Quello di arrivare a giocare il mondiale statunitense nel 2026 con il suo Portogallo, dimostrando ancora una volta di poter essere super protagonista e di riuscire a fare la differenza ancora ad altissimi livelli.
Non un’eccezione particolare per lui che anche nella Saudi Pro League sta dominando la scena, mantenendo in questo momento il ruolo di capocannoniere con 10 marcature, davanti a Dembele dell’Al Ettifaq che ne ha fatti sette.
Se l’intendo di CR7 dovesse arrivare a compimento, giocherebbe la prima gara del girone intorno ai 41 anni , 4 mesi e una manciata di giorni: questi numeri gli permetterebbero di superare sia Rafa Marquez (Messico, 39 anni, 4 mesi e 19 giorni), che il suo compagni di squadra Pepe (Portogallo, 39 anni, 9 mesi e 10 giorni).
Ma scavalcherebbe anche Dani Alves (Brasile, 39 anni, 6 mesi e 29 giorni) divenendo così il giocatore di movimento più anziano a disputare un Mondiale. Arriverebbe secondo in generale, solo alle spalle dell’ex portiere egiziano Essam El Hadary, con il Mondiale 2018 che lo vide presente nella gara contro l’Arabia Saudita (guarda tu il caso) all’età di 45 anni, 5 mesi e 10 giorni.