Caso Gomez, l’agente scagiona il Papu: “La sostanza…”. Il trentacinquenne trequartista argentino ha subito una squalifica di due anni per doping
È stato il classico fulmine a ciel sereno, soprattutto per i tifosi del Monza che speravano di aver trovato in Alejandro Gomez, detto ‘Papu‘, il leader ideale di una squadra forte e ambiziosa ma dall’età media molto giovane. Ma l’ex fantasista di Catania e Atalanta non ha fatto in tempo a offrire il suo contributo alla causa del club brianzolo, perché all’improvviso ha dovuto incassare una squalifica di due anni per positività a una sostanza dopante. La notizia della squalifica è stata resa nota qualche giorno fa, ma a quanto pare era da tempo che gli organi della giustizia sportiva spagnola erano a conoscenza dell’utilizzo di una sostanza vietata da parte dell’argentino.
Gomez si è giustificato, rilasciando alle agenzie di stampa e ai media una dichiarazione in cui ha spiegato le ragioni di questa positività riscontrata in Spagna undici mesi fa: “La mia violazione è dovuta alla Terbutalina, sostanza assunta erroneamente ed accidentalmente attraverso un cucchiaio dello sciroppo di mio figlio, preso per alleviare la sua tosse“. Gomez ha inoltre specificato: “È bene chiarire che l’uso terapeutico di questa sostanza è consentito agli atleti professionisti e che in nessun caso essa ne migliora la prestazione atletica durante l’attività agonistica“. Vedremo se questa dettagliata spiegazione basterà a far sì che Gomez possa beneficiare di uno sconto rispetto ai due anni di stop che gli sono stati inflitti.
Caso Gomez, scende in campo il suo procuratore: “La squalifica di Papu è ingiusta: ecco perchè”
La difesa a spada tratta dell’ex stella dell’Atalanta è arrivata poche ore fa da parte del suo procuratore, Beppe Riso, anche lui convinto che la squalifica comminata a Gomez non sia un provvedimento corretto: “La sostanza che ha assunto il Papu non è dopante“. Parla chiaro Riso a proposito dei due anni stop inflitti al giocatore.
“L’errore – ha dichiarato a DAZN il procuratore del fantasista del Monza – è che avrebbe dovuto comunicarne l’assunzione con anticipo ma sanzionarlo per due anni è davvero esagerato. Faremo di tutto, grazie ai nostri avvocati, perché il Papu non finisca così la sua carriera. Sarebbe assurdo”. La palla passa dunque nelle mani dei legali di fiducia del trequartista argentino campione del mondo. Nelle prossime settimane sapremo se in effetti la giustizia sportiva in Spagna abbia calcato la mano o meno.