Diritti TV, Cairo boccia De Laurentiis: “Questa volta Aurelio…”. Il presidente del Torino commenta la cessione delle gare di Serie A a DAZN e Sky
Dopo sei mesi abbondanti di rinvii, trattative saltate e frenetici contatti dietro le quinte, è arrivata la fatidica fumata bianca sulla cessione dei diritti tv del campionato di Serie A. Diciassette società su venti hanno espresso il proprio voto favorevole all’ultima offerta dei due broadcaster rimasti in corsa, DAZN e Sky, che verseranno nelle casse delle società la cifra base di 900 milioni di euro l’anno fino al 2029. La Serie A incasserà un po’ meno nei primi due anni, con una crescita importante negli ultimi tre. Inoltre, ed è questa la vera novità, i club per i prossimi cinque anni avranno il ruolo di partner di DAZN nel condividere i ricavi tramite un diritto a revenue sharing legato alla crescita degli abbonamenti della tv in streaming.
Ad aver espresso il voto contrario alla ratifica dell’intesa sono state tre società: Napoli, Cagliari e Salernitana. E il vero sconfitto di questa partita sui diritti tv è proprio il patron dei campioni d’Italia, Aurelio De Laurentiis, che si è battuto fino alla fine a favore della nascita del canale della Lega. Il fondo americano Oaktree aveva già preparato un piano di investimento per sostenere il progetto dei club di Serie A, ma le stesse società hanno preferito evitare un possibile salto nel buio accettando la proposta dei broadcaster.
Diritti TV, la dura replica di Cairo e De Laurentiis: “Ha sbagliato tutto”
Al termine dell’Assemblea andata in scena nella sede della Lega a Milano è intervenuto in conferenza stampa il presidente del Torino e principale azionista del gruppo editoriale RCS, Urbano Cairo: “Stimo De Laurentiis, ma non sono d’accordo con lui. L’offerta di DAZN e Sky non è quella che avremmo voluto, ma potrebbe migliorare con il numero di abbonamenti in aumento e se la pirateria verrà abbattuta”.
“Il presidente del Napoli – ha proseguito il numero uno granata – è una persona di grande intelligenza, va sempre ascoltato con interesse e quello che dice ha sempre qualcosa di visionario, ma in questo caso non condivido minimamente ciò che dice. Ora magari non se ne rende conto, ma presto ci ringrazierà”. Il patron azzurro aveva polemizzato al termine dell’Assemblea attaccando duramente la scelta degli altri presidenti e preconizzando l’imminente morte del calcio italiano. “Il canale della Lega era la soluzione per una vera svolta“. Stavolta non è stato seguito.
