Domenico Fracchiolla, direttore sportivo del Lecco, è intervenuto nella diretta su Twitch di TvPlay
“DOBBIAMO LOTTARE E DIMOSTRARE DI ESSERE UNA SQUADRA DA B” – “Tutti ci danno per retrocessi, ma noi abbiamo la pelle dura. Non molliamo mai e lottiamo con giocatori che sono qui da tanti anni e sono pronti a sudare per la nostra maglia. A noi fa quasi piacere che ci diano per spacciati. Ora dobbiamo dimostrare di essere da Serie B ogni volta, e credo che abbiamo fatto già capire di non voler essere la vittima sacrificale. Per il Palermo, contro di noi è stato un incidente di percorso perché rimane una delle migliori squadre del campionato. Noi siamo stati bravi negli episodi, siamo stati anche più fortunati di loro, che comunque hanno avuto tante occasioni”.
“STRAORDINARIO RICEVERE GLI APPLAUSI DAL BARBERA” – “Le critiche fanno parte del gioco. Non per darci un alibi, ma noi abbiamo avuto pochissimo tempo per il mercato. Credo che abbiamo fatto il massimo: era importante avere continuità con lo staff tecnico, anche se poi abbiamo cambiato allenatore. Quindi abbiamo responsabilizzato i calciatori rimasti, ed ora dobbiamo combattere, pur sapendo che qualità degli organici e budget rendono superiori le altre squadre. Siamo convinti di poter mettere in difficoltà gli altri con tutto il nostro entusiasmo. In questo senso, essere usciti con gli applausi del Barbera è qualcosa di straordinario, che ci rimarrà dentro”.
“IL LECCO È UNA FAMIGLIA, DI NUNNO SOFFRE CON NOI” – “Il patron Paolo Di Nunno è uscito dall’ospedale oggi. Posso solo dire che lui ci tiene tantissimo, sta male per la squadra ad ogni partita e soffre con noi. Con loro mi sento in famiglia, il nostro è un ambiente familiare e questo fattore aiuta a creare appartenenza nel gruppo”.
