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PAOLO ROSSI: “VLAHOVIC IN PANCHINA CONTRO L’INTER. RUGANI VITTIMA DELLA BBC”

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Leonardo Zullo

Il giornalista de La Stampa Paolo Rossi è intervenuto ai microfoni di TvPlay alla trasmissione Gol di tacco. 

VLAHOVIC NON E’ VITTIMA DI ALLEGRI, SEMMAI DI SE’ STESSO“- “Si ritiene che Vlahovic sia una vittima di Allegri, ma io credo sia vittima di sé stesso. Con Guardiola segnerebbe anche l’ultima delle riserve italiane. L’anno scorso abbiamo avuto Di Maria, che di palloni ne dava. Non a caso nella prima giornata di campionato dell’anno scorso, Vlahovic segnò una doppietta ispirata da Di Maria. Con questa squadra bisogna fare un certo tipo di lavoro, che Kean in questo momento fa meglio di Dusan Vlahovic. Non discuto che lui possa essere un calciatore che esploda altrove. In una grande squadra non puoi avere una comfort zone, te la devi guadagnare. In questo momento Allegri si sente più tranquillo con altri giocatori. Non mi stupirei se Vlahovic andasse in panchina contro l’Inter. Se sarà un acquisto completamente sbagliato, lo diremo alla fine dell’anno. Però di giocatori che in piazze minori spaccano il Mondo e poi non riescono a fare quel salto in un top club, ne è pieno il Mondo. Potrebbe essere andata così. Se tu non stoppi bene la palla a 40 metri dalla porta, non è sempre colpa del gioco”.

RUGANI E’ UNA VITTIMA DELLA BBC, OGGI E’ SOLO UN RINCALZO” -“Rugani è una delle tante vittime della BBC. Una volta avuti Barzagli, Bonucci e Chiellini, gli altri venivano sottovalutati. Non era facile sostituire uno di quei tre. Quando arrivò alla Juventus era un prodigio, un po’ come successo per Ogbonna. Ad oggi è un rincalzo, ma nel calcio di oggi non vengono valutati come tali perché si pensa che i giocatori di grande qualità devono essere titolari. Rugani quando è stato chiamato in causa, raramente è stato un disastro. E’ un giocatore da 6 o 6,5. E’ un piede destro, e ora sta facendo il terzo di sinistra. Spesso il pubblico della Juventus cerca di individuare un colpevole, come accaduto per De Sciglio. In questo momento, se Rugani giocasse contro l’Inter mi sentirei garantito”.

LA JUVE OGGI ESPRIME CIO’ CHE PUO’, MA IN ITALIA NON SI VEDONO PARTITE BRILLANTI” – “Nessuno può dire che la Juventus sia una squadra brillante, ma devo dire che partite brillanti in Italia non ne vedo tante. Trovo anche che tanti allenatori celebrati per la loro qualità, e anche giustamente perchè negli scorsi anni hanno fatto vedere cose ottime, quando viene il momento…si portano a casa il risultato rinunciando a certi principi. Come Sarri. La Juve oggi esprime quello che può. Quando ha provato a fare di più ha avuto risultati positivi, come contro la Lazio, ma anche delle sbandate come contro il Sassuolo. Quella di Reggio Emilia è stata una partita che ha indotto a chiudere i cordoni, ha educato la squadra. Non è un aspetto banale per il nostro campionato. Il divertimento è un’altra cosa, ma in Italia il livello non mi sembra elevato.

INTER UN GRADINO SUPERIORE ALLA JUVE, E’ PIU’ FORTE” – “Rispetto alle previsioni iniziali, ti posso dire che la Juve arriverà tra le prime quattro. Per la solidità, la Juve si può anche perdere la traccia del primato. L’Inter è più forte. Quanti giocatori della Juve giocherebbero oggi nell’Inter? Direi pochi. La Juve in questo momento non cerca di fare cose che non sa fare. Magari non basta per vincere lo Scudetto, ma può bastare per fare la differenza con tante altre. L’Inter la metto su un gradino superiore: arriva da una finale di Champions ed è ripartita molto bene. Dimarco, Calhanoglu e Lautaro sono i migliori nel loro ruolo in Italia. Allegri ha fatto bene a ricordare che la Juve può vincere una partita, ma il campionato è lungo”.

Leonardo Zullo

Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista e telecronista di calcio (maschile e femminile), calcio a 5 e calcio a 8. Appassionato di ogni tipo di sport, dall’atletica al nuoto, con un particolare debole per il mondo del pallone nonostante gli 8 anni di basket. L’NBA ha perso un talento. Dedizione e divertimento le chiavi del successo.

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