La gara dell’Italia contro l’Ucraina , oltre alla qualificazione al prossimo Europeo, ha ovviamente un significato che va oltre il calcio.
L’ultimo turno di campionato ha regalato diversi scossoni, il più importante è sicuramente quello che riguarda l’avvicendamento sulla panchina del Napoli tra Rudi Garcia e Walter Mazzarri. Tuttavia, l’attenzione di tutti è ora rivolta alle prossime due gare decisive per il futuro della Nazionale guidata da Luciano Spalletti.
L’Italia, per staccare il pass al prossimo Europeo, non può steccare la gara di venerdì allo Stadio Olimpico contro la Macedonia del Nord (la bestia nera degli azzurri di questi ultimi anni) e quella di lunedì contro l’Ucraina. La Nazionale italiana, infatti, è terza nel Girone C di qualificazione con tre punti di svantaggio dagli ucraini secondi che, però, hanno una gara in più rispetto alla nostra selezione.
Gli uomini di Luciano Spalletti, di fatto, possono fare 4 punti in queste 2 gare, visto lo scontro diretto vinto all’andata contro l’Ucraina. Il match con quest’ultima, vista la situazione storia che sta attraversando, ha ovviamente un ‘sapore’ particolare a qualsiasi altra gara. Basta pensare che il match non si giocherà in Ucraina, ma in Germania (esattamente a Leverkusen). Proprio un giocatore ucraino della selezione ucraina ha dovuto affrontare un dramma pazzesco.
Heorhij Sudakov, star dello Shakhtar, ha infatti rilasciato queste dichiarazioni ai microfoni ufficiali del quotidiano sportivo italiano ‘La Gazzetta dello Sport’: “Come vivo questa stagione drammatica? Io e la squadra siamo a Lviv, vicino alla Polonia, per essere più vicini ad Amburgo dove giochiamo le gare di Champions League. Chi conoscevo fra i tanti atleti e parenti morti al fronte? A settembre il fratello del nostro portiere Riznyk è saltato su una mina al fronte. E’ il suocero di Petryak dello Shakhtar”.
Il calciatore, la cui immagine in cui era con la moglie Liza in un bunker di Kiev con indosso i giacconi dello Shakhtar ha fatto il giro del mondo, ha poi continuato il suo intervento: “Io, per fortuna, non ho parenti scomparsi, né cari amici. Ma in molti hanno dei lutti. Viaggi lunghi per arrivare ad Amburgo? A volte sono anche 8 ore di pullman, ma non c’è alternativa. Ci impegniamo a fare bene comunque, così come è successo contro il Barcellona”.
Heorhij Sudakov ha parlato anche di Roberto De Zerbi: “E’ stato molto creativo, è un tecnico molto bravo. E’ riuscito a cambiare il nostro calcio. Seguo la Juve? Sì, su Tit Totk ma sono i club a scegliere i calciatori. Sfida contro l’Italia? Il nostro sogno è batterla e qualificarci al prossimo Europeo. Dopo la pace, ovviamente”.
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