La gara di ieri sera tra il Milan ed il Frosinone ha suscitato delle polemiche che hanno riguardato la coppia formata da Fedez e Chiara Ferragni.
Dopo le grandi polemiche per la sconfitta di martedì sera allo Stadio San Siro rimediata in Champions League contro il Borussia Dortmund, il Milan di Stefano Pioli ha risposto subito in campionato. Ieri sera, sempre al Meazza, i rossoneri hanno sconfitto per 3-1 una delle sorprese di questo campionato, ovvero il Frosinone.
Per il ‘Diavolo’ i marcatori della serata sono stati i vari Jovic, Pulisic e Tomori. Mentre per il Frosinone di Eusebio Di Francesco. Grazie a questo successo, in attesa della gara di questa sera del Maradona tra il Napoli e l’Inter, il Milan ha sì confermato la propria terza posizione, ma è a soli quattro punti dal primo posto, occupato ora dalla Juventus.
Tuttavia, la gara di ieri sera tra il Milan ed il Frosinone ha scatenato diverse polemiche non dal punto di vista sportivo. Al centro di questa bufera, soprattutto social, ci sono due figure tra le più importanti dell’intero star system italiano, e non solo, ovvero Chiara Ferragni ed il cantante e produttore Fedez.
Il figlio della coppia, ovvero Leone Lucia Ferragni, ha accompagnato in campo Theo Hernandez nel consueto rito iniziale della partita, dove dei bambini entrano sul terreno di gioco assieme ai vari calciatori. Ma a far scoppiare la polemica non è stato l’ingresso in campo del primogenito della coppia Chiara Ferragni-Fedez, ma soprattutto il tweet pubblicato dal canale ufficiale della Lega di Serie A.
Quest’ultimo, infatti, ha pubblicato l’immagine del bambino ed Hernandez con una didascalia che ha suscitato tante critiche, ovvero: “Un accompagnatore speciale per Theo”. Questo tweet ha suscitato una vera bufera sul social, visto che in tanti si sono lamentati perché il figlio di Chiara Ferragni e Fedez debba essere più ‘speciale’ degli altri bambini.
Molti utenti, infatti, hanno criticato questo tweet della Lega di Serie A che ha voluto ‘privilegiare’ la figura di un bambino rispetto agli altri. In molti hanno visto già una sorta di ‘classismo’ in questo tweet, anche se la scelta dei bambini che devono accompagnare i giocatori in campo spetta alla squadra che gioca in casa. Quest’ultima, infatti, può scegliere in base ad un diritto di prelazione, il quale può essere contraddistinto tramite gli abbonamenti, alle varie membership e ai rapporti tra il club e di vari sponsor.
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