L’ex CT della Nazionale azzurra ha voluto ricordare il suo amico nel giorno dell’anniversario della morte: ecco le sue parole.
E’ passato un anno esatto dalla scomparsa di Gianluca Vialli. Una tragica notizia che aveva squarciato le speranze di un inizio di 2023 e che aveva fatto seguito anche alla morte, avvenuta solo poche settimane prima, di un altro grande del nostro calcio, ovvero Sinisa Mihajlovic. L’ex attaccante di Sampdoria e Juventus si era spento dopo una lunga ed estenuante malattia, lanciando però sempre grandi segnali di fede e fiducia in tutti gli amanti e gli appassionati di calcio. Insomma, un riferimento senza dubbio da seguire e che ha lasciato in eredità un’indelebile impronta.
Nell’anniversario della sua morte, e in onore del suo ricordo, sono tante le iniziative messe in campo per omaggiare la memoria di un grande uomo e calciatore che ci ha salutati troppo presto. La Sampdoria, ad esempio, ha allestito una mostra allo stadio Ferraris proprio per ricordare l’annata d’oro di Vialli in blucerchiato: parliamo della stagione 1990-91 quando i liguri vinsero il primo scudetto della loro storia. Ma non solo. Messaggi di cordoglio, in questi giorni, sono arrivati da club e da diverse personalità di questo sport che non ne hanno assolutamente dimenticato la memoria.
Tra i personaggi illustri più legati a Gianluca Vialli c’è Roberto Mancini. I due, protagonisti assoluti con la maglia della Sampdoria sul rettangolo verde, hanno poi coltivato un’amicizia indissolubile anche al di fuori del campo e del lavoro. Ma non solo. L’ultimo grande traguardo professionale di Gianluca è stato alzare al cielo, insieme al compagno di una vita, l’Europeo del 2021, portando a compimento un vero e proprio miracolo sportivo. Ad un anno dalla sua scomparsa, Mancini ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Libero proprio per ricordare il suo collega, e amico, storico.
“Il primo pensiero è che Luca non se n’è mai andato, è sempre qui con me, con noi. Le persone come lui non possono mai andare via, rimangono per sempre. Luca rimane per sempre. Impossibile non pensarci: abbiamo vissuto talmente tanto insieme, che è sempre nella mia testa. C’è sempre qualcosa che me lo ricorda. Quando ho deciso di lasciare la Nazionale italiana e accettare la proposta saudita avrei voluto conoscere il suo pensiero, gli avrei chiesto cosa ne pensava per avere un suo parere. E secondo me lui avrebbe detto di pensarci per bene, perché avrei cambiato vita e calcio“.
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