Mario Balotelli è intervenuto in diretta su TvPlay nel corso del programma Vox to Box
“MOURINHO IMPORTANTE PER ME” – “Un aneddoto su Mourinho? Ricordo un Inter-Palermo a San Siro, avevo la febbre ma nonostante questo Mou mi ha messo titolare. Segnai due gol nel primo tempo e lui mi faceva il gesto che ero drogato. Alla fine del primo tempo mi si era gonfiata la faccia. È stato molto importante per me, con lui ho vinto una parte dei trofei conquistati nella mia carriera. Mourinho e Mancini sono stati importantissimi per me, ma devo dire che Mancio sta al primo posto”.
“IO NON L’AVREI MAI ESONERATO” – “Non mi aspettavo l’esonero di Mourinho da parte della Roma. Bisogna essere dentro le questioni della Roma per capire perché lo hanno mandato via, se fosse dipeso da me non l’avrei mai esonerato. Per esonerare uno come lui, uno dei migliori al mondo, dev’esserci qualche problema irrisolvibile. Conte? Secondo me non è meglio di Mourinho, il palmares di Mou è superiore. Ha vinto con l’Inter, con il Porto e con il Chelsea“.
“A ROMA NON HA AVUTO UNA SOCIETA’ FORTE” – “Mourinho lasciato solo? Non saprei rispondere, ma sono convinto che vedendo il modo in cui se ne è andato lui fosse davvero affezionato alla Roma. Era davvero dispiaciuto di andarsene. voleva restare a Roma. Con Tiago Pinto credo non avesse un grande rapporto, credo che lui volesse una squadra più forte. Se avesse avuto alle spalle una società più forte come la Juve certe cose non sarebbero accadute. Se ne va a testa alta. Il rapporto con i giocatori? A volte ti appoggia a volte ti massacra. Ricordo che Mourinho massacrava Julio Cesar. Una volta a Firenze l’ha fatto piangere negli spogliatoi”.
“DE ROSSI RISCHIA, MA PUO’ IMPRSI” – “De Rossi? Allenare la Roma per lui potrebbe essere un peso, di certo non gli hanno messo in mano una situazione facile. Lui è tifoso della Roma, è una bandiera ma è un rischio enorme per lui. Se fa bene sarebbe un bel trampolino di lancio. Se riesce a trasmettere il suo carisma alla squadra può fare molto bene. Daniele ha la preparazione giusta per fare l’allenatore, da giocatore era un leader vero e aveva sempre la parola giusta per tutti. Lui non deve pensare di essere il sostituto di Mourinho. Con José andavo d’accordissimo, un giorno litigavamo e un altro andavamo a cena insieme. Avrei voluto diventare una bandiera dell’Inter ma dopo l’addio di Mourinho ho deciso di andare al City da Mancini. Lukaku e Dybala? Secondo me si troveranno benissimo con De Rossi”
“LE SQUADRE DI MOU NON HANNO MAI GIOCATO BENE” – “Ad Adana le prime partite avevamo un allenatore turco che non capiva molto di calcio. Poi con Montella è cambiato tutto. Le responsabilità devono essere divise tra giocatori e allenatore. Le squadre di Mourinho non hanno mai prodotto un grandissimo calcio, all’Inter vincevamo perché eravamo forti“.
MILAN, PER LO SCUDETTO È DIFFICILE” – “Il Milan in corsa per lo scudetto? È molto difficile, ma non è impossibile. Comunque ha un ritardo importante da Inter e Juventus”.