Il gioiellino dell’Udinese è stato ad un passo dal trasferimento alla Reggiana ma il suo futuro sarà in Svizzera: le dichiarazioni di Nesta.
Simone Pafundi è probabilmente uno dei talenti più interessanti non solo del panorama calcistico italiano, bensì di tutta Europa. Il suo nome è balzato sulle prime pagine quando Roberto Mancini, nel marzo del 2023, decise di convocarlo per uno stage azzurro. Per gli addetti ai lavori, però, il talentino classe 2006 era già piuttosto conosciuto visto che, ampiamente sotto età e con il suo delizioso mancino, incantava i campi della Primavera 2 con la maglia dell’Udinese. “Prima chiamo lui, poi gli altri. Ha qualità incredibili”, sono le parole ormai diventate iconiche dell’ex CT azzurro in riferimento al 17enne.
Eppure da quei giorni sembra essere passata un’eternità. Sì perché la carriera di Pafundi, finora, non ha intrapreso quell’ascesa repentina che probabilmente in molti si sarebbero aspettati dopo la convocazione con l’Italia dei grandi. All’Udinese, infatti, non riesce a ritagliarsi spazio, anche a causa di un modulo che non va a esaltare le sue qualità. In queste prime due settimane di calciomercato invernale il 17enne è stato corteggiato da diversi club di Serie B che erano disposti a concedergli finalmente quel minutaggio che gli avrebbe permesso di mettersi in mostra con più regolarità. La notizia di ieri, però, ha rivoluzionato tutti i piani: Pafundi è destinato al Losanna, club della prima divisione svizzera dove approderà in prestito con diritto di riscatto.
Pafundi in Svizzera, il pensiero dell’allenatore della Reggiana
La scelta di Pafundi, come spesso accade in questi casi, ha acceso i riflettori sull’ormai noto problema della mancanza di fiducia nei confronti dei giovani italiani. Eppure diverse società del nostro calcio tra cui Reggiana, Sampdoria, Venezia e Palermo erano pronte a rilevare in prestito il gioiellino dell’Udinese con la volontà di valorizzarlo e concedergli più spazio. Ad aver cambiato le carte in tavola ci ha pensato però l’importante offerta formulata dal Losanna. Sì perché un eventuale prestito in Serie B non avrebbe portato alcun guadagno nelle casse dell’Udinese, mentre un prestito con riscatto fissato a 15 milioni potrebbe aprire scenari molto interessanti in ottica plusvalenze.
Tra i club che si erano interessati al classe 2006, come detto precedentemente, c’era anche la Reggiana di Alessandro Nesta. L’ex difensore di Lazio e Milan aveva più volte tentato di convincere Pafundi ad accettare la causa Granata senza però riuscire nell’intento. Nella conferenza stampa odierna alla vigilia del prossimo turno di Serie B, il tecnico degli emiliani ha voluto esprimere un suo pensiero sulla vicenda. “Pafundi ha fatto le sue scelte e noi altre, ci abbiamo provato, ho anche forzato un po’, ma se uno non è convinto allora è meglio che non venga. Gli faccio un in bocca al lupo“.